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La multa arriva in ritardo? Ecco come annullarla

Le multe non contestate al momento vanno segnalate entro 90 giorni. Se la notifica arriva troppo tardi è possibile fare ricorso ed annullare la sanzione. Alcune sentenze di Cassazione e Corte Costituzionale aiutano gli automobilisti.
A cura di Pietro Ginechesi
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autovelox

Le multe non contestate al momento sono il peggior nemico di ogni automobilista. Arrivano a casa quando meno ce lo si aspetta e spesso non si ha alcuna idea di quale infrazione sia stata commessa. Eccessi di velocità segnalati da autovelox, ingressi non autorizzati in ZTL e passaggi con semaforo rosso. Questo genere di infrazione viene segnalato da dispositivi elettronici che inviano i dati ai comandi della Polizia locale. Prestare attenzione a cartelli e limiti di velocità è fondamentale per evitare una multa ma la stessa attenzione richiesta all'automobilista deve, per legge, essere adoperata dalle Forze dell'Ordine nel commissionare le sanzioni.

La multe vanno notificate entro 90 giorni

I verbali per eccesso di velocità o qualsiasi altra forma di multa non contestata sul luogo vengono spediti a casa del proprietario della vettura. Spesso i tempi risultano piuttosto ampi e si finisce col rivere a casa multe per infrazioni commesse oltre due mesi prima. La legge viene incontro all'automobilista che può rivalersi contro il Comune e riuscire ad annullare la sanzione. Secondo l'Articolo 201 del Codice della Strada, le multe devono arrivare a casa del proprietario della vettura entro 90 giorni dalla data accertamento dell'infrazione. La Cassazione, con le sentenze 2951/98 e 2023/2000 e la Corte Costituzionale, sentenza 198/1996, fugano ogni dubbio sulla durata dei 90 giorni stabilendo che il conteggio parte dal momento dell'infrazione stessa. È bene ricordare queste sentenze perché molti Comuni, erroneamente, contano i 90 giorni dal momento in cui gli agenti della Polizia locale consultano il fascicolo ed esaminano le foto scattate dalle telecamere.

Come annullare le multe "scadute"

Le multe "scadute" sono quindi illegittime ma l'annullamento non è automatico, si può effettuare ricorso entro 30 giorni dalla notifica seguendo due vie. La strada più diretta prevede un ricorso al giudice di pace competente nella zona dove è stata commessa l'infrazione. L'operazione prevede il pagamento di una tassa di 43 € e basta citare le sentenze di Corte Costituzionale e Cassazione per vincere senza problemi. L'altra soluzione è un ricorso presso il Prefetto, che non prevede il pagamento di tasse. Una volta avviata la causa, si hanno 60 giorni di tempo per preparare la difesa. È bene ricorda che, in caso di sconfitta, il Prefetto commissiona il pagamento di una cifra pari al doppio del verbale ricevuto. Nel caso del Giudice di Pace, generalmente si procede col semplice pagamento della multa, come nulla fosse successo.

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