La ‘pazzia ragionata’ di Vettel: capolavoro Ferrari. Mercedes sorpresa. Disastro per Kimi
Dopo un venerdì e un sabato dominato dalle Ferrari,è la domenica il giorno in cui sul circuito di Sahkir tutto viene stravolto. La strategia aggressiva della Mercedes, l'errore del box Ferrari con Raikkonen, le Red Bull subito fuori dai giochi, e il cambio in corsa di strategia di Vettel hanno completamente stravolto i programmi del GP del Bahrain. A vincere è proprio il tedesco che con una "pazzia ragionata" riesce a tenere dietro per pochissimi centesimi il finlandese della Mercedes Valtteri Bottas. Si chiude con il terzo posto finale invece la rimonta di Lewis Hamilton, partito nono e sacrificato dal team per offrire a Bottas la possibilità di conquistare una vittoria che in quel momento sembrava quasi scontata. Quarto uno strepitoso Gasly con la Toro Rosso. Tanti dunque i momenti da ricordare di questo Gran Premio del Bahrain, così come altrettanti quelli che invece vanno dimenticati in fretta. Ecco il meglio e il peggio della seconda gara stagionale della Formula 1.
Top, chi può sorridere e perché
La ‘pazzia ragionata' di Vettel che salva il Cavallino
Quando sembrava ormai spacciato ha tirato fuori dal cilindro l'ennesimo coniglio. Tutti, Mercedes comprese, erano convinti che andare fino alla fine con una sola sosta con le soft facendo uno stint di 38 giri fosse praticamente impossibile. Tutti, sì, ma non Sebastian Vettel e il muretto della Ferrari che con questa "pazzia ragionata" salva una gara che per il Cavallino si era messa davvero male dopo una strategia iniziale non proprio azzeccata e l'errore ai box che ha fatto fuori il compagno di scuderia Raikkonen. Ma il vero capolavoro lo fa quando negli ultimi giri riesce a resistere all'attacco di un Bottas su gomme medie.Una vittoria frutto di un'invenzione stravolgendo tutte le previsioni possibili in termini di pneumatici e durata.
Hamilton c'è, ma si sacrifica per Bottas
Per come si era messa dopo le qualifiche partendo dalla nona casella della griglia la gara di Lewis Hamilton in questo GP del Bahrain sembrava già compromessa, ma il quattro volte campione del mondo non è tipo da accontentarsi e così dopo il duello con Verstappen ad inizio gara sfruttando la potenza del motore della sua Mercedes, la sua grande abilità alla guida (si guardi il triplo sorpasso con cui si è liberato di un gruppetto che lo avrebbe sicuramente rallentato) e la rischiosa strategia è riuscito a rientrare in corsa per la vittoria del GP, salvo poi essere "sacrificato" dalla propria scuderia per agevolare Bottas. E pensare che (con un po' d'ironia) si augurava di riuscire ad entrare nelle prime cinque posizioni.
Gasly: la sorpresa nel deserto
Per la prima volta il giovane rookie della Toro Rosso si trova nelle prime posizioni del gruppo, ma Pierre Gasly non si scompone e non sembra subire la pressione. Anzi. Il giovanissimo francese prima sorpassa Ricciardo rendendo dura la vita all'australiano della Red Bull poi si mette a fare a sportellate, avendo la meglio, con la Haas di Magnussen, tenendo duro anche su Hamilton dovendo poi arrendersi allo strapotere del motore Mercedes dell'avversario. Ma la sua grande prova in questo GP del Bahrain e il quarto posto, il primo tra gli "umani", finale fanno pensare ad un futuro certo in F1 per il 22enne di Rouen.
Flop, cosa dimenticare e in fretta
Disastro Red Bull
Tutto in un giro, esattamente il secondo dallo spegnimento del semaforo che ha dato il via al GP del Bahrain. Mentre Verstappen nelle retrovie battaglia con Lewis Hamilton toccando con la gomma posteriore sinistra l'ala della Mercedes del britannico forando lo pneumatico, il compagno di scuderia Daniel Ricciardo che si era appena ripreso la quarta posizione su un indiavolato Gasly è costretto a parcheggiare la sua Red Bull nella via di fuga ritirandosi dalla competizione. Dopo la sostituzione della gomma, alla quinta tornata anche l'olandesino è costretto al ritiro abbandonato dal motore della sua Red Bull, completando nel peggiore dei modi un Gp del Bahrain assolutamente da dimenticare per la scuderia austro-inglese.
Che fine hanno fatto le Force India?
Cosa succede alla Force India? Chi ricorda le grandi prestazioni messe su da Ocon e Perez nella passata stagione non può non notare l'evidente calo delle Pantere rosa che oggi possono al massimo lottare per racimolare qualche punticino e niente di più. Il sorpasso sul messicano di Ericsson con la Sauber – Alfa Romeo al 30° giro del GP del Bahrain è la fotografia più lampante di come nel team indiano qualcosa nel passaggio tra una stagione e l'altra sia andato storto.
Raikkonen tra errori e sfortuna
Dopo il dominio Ferrari sia nelle prove libere che in qualifica in pochi potevano attendersi questo epilogo nel GP del Bahrain che può essere archiviato come una grandissima chance sprecata per il Cavallino. Un'occasione persa soprattutto per Kimi Raikkonen fuori dai giochi per un clamoroso incidente nel secondo pitstop quando un'errata comunicazione ha fatto sì che il finlandese partisse prima che le operazioni di fissaggio degli pneumatici fossero concluse colpendo anche un meccanico alla gamba.