La prima moto della storia: tedesca, francese o bergamasca?
Oggi abbiamo bolidi a due ruote che riescono a superare anche i 400 Km/h, con motori potentissimi, design accattivanti e un supporto tecnologico sempre più predominante. Ma ripercorrendo l’evoluzione storica delle moto ci siamo chiesti quale sia stata la prima motocicletta della storia, ossia l’antesignana del biciclo a motore.
La prima moto della storia con motore a scoppio
La risposta che abbiamo trovato, nota ai più, ci riporta al 1885, precisamente al 10 novembre di quell’anno. In questa data infatti fa il suo esordio quella universalmente riconosciuta come “la prima moto della storia” costruita dai tedeschi Gottlieb Daimler e Wilhelm Maybach, che era stata brevettata dai due solo qualche mese prima, esattamente il 29 agosto.
La Reitrad o Reitwagen-Einspur, questo il nome del veicolo realizzato dai due ingegneri teutonici, era un “bolide” (raggiungeva la velocità massima di 12 Km orari) interamente in legno, dal telaio alle ruote, con una sella di cuoio, senza sospensioni e alimentato da un motore a benzina con un propulsore miniaturizzato capace di erogare 0,25 cv. Si ritiene dunque che sia questa la prima motocicletta perché nel tempo Daimler e Maybach perfezionarono il proprio prototipo e furono i primi a tentare una vera produzione industriale.
Il Velocipede di Perreaux con motore a vapore
In realtà va però detto che la Reitrad è “solo” la prima motocicletta dotata di motore a scoppio. Infatti, già 16 anni prima l’ingegnere francese Louis-Guillaume Perreaux, aveva creato una bicicletta a pedalata assistita, prima con motore elettrico, poi a vapore, chiamata il Vélocipede à Grande Vitesse. Il transalpino depositò il brevetto il 16 marzo 1869 e realizzò il suo prototipo qualche mese dopo, perciò se ci riferiamo esclusivamente all’idea di motocicletta, è questa la vera antesignana delle due ruote motorizzate.
Murnigotti si fermò al progetto
In questo contesto si va ad inserire anche un ingegnere italiano, cioè il bergamasco Giuseppe Murnigotti. Fu lui il primo a depositare il brevetto di una motocicletta dotata di motore a combustione interna, nel 1879. Il progetto era quello di una moto biposto, mossa da un propulsore 2 tempi a combustione gassosa, ma Murnigotti non costruì mai il prototipo di questo veicolo, che sei anni dopo fu realizzato, con alcune differenze, da Daimler e Maybach in un’officina vicino Stoccarda.