La SBK al Donington Park: Jonathan Rea pronto alla fuga?
Il quarto Round del Mondiale disputato ad Imola è stato archiviato con la consacrazione di Jonathan Rea, autore nell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di un week-end perfetto. La Honda CBR 1000 RR torna ad essere una moto competitiva che riesce finalmente a tenere testa alle più aggiornate Aprilia e Kawasaki che godono anche dell’appoggio ufficiale delle case. Il binomio Rea più Honda firma la superpole e la vittoria in entrambe le manches, che portano avanti la serie fortunata iniziata ad Assen in Gara 2. Vittorie importanti, che regalano a Rea la leadership provvisoria del campionato.
Si accende la lotta – Se la lotta al titolo nella scorsa stagione era rappresentata da una rincorsa dei piloti Aprilia sulla Kawasaki di Sykes, il 2014 si arricchisce di un nuovo pretendente, capace di impensierire i soliti Guintoli e Sykes, Jonathan Rea rappresenta uno dei grandi talenti delle derivate di serie e la sua Honda sembra assecondare al meglio il suo stile di guida. Il leader del Mondiale non può certo dormire sonni tranquilli con un bottino di 139 punti, solo quattro in più del diretto inseguitore Tom Sykes (135) e sedici dal terzo in classifica, Sylvain Guintoli a quota 123. Anche la seconda guida Kawasaki, Loris Baz, potrebbe essere un quarto incomodo. Il francesino sta crescendo di gara in gara ed ha già dimostrato di poter impensierire il Campione del Mondo in carica e compagno di squadra Sykes.
Chi ride, chi piange – Se in casa Aprilia si guarda alla lotta per le prime posizioni di Guintoli con un sorriso sulle labbra, non si può dire altrettanto per l’altra metà del box. Le Aprilia ufficiali hanno cambiato livrea, presentandosi al via del campionato con un bel colore argento, ma forse il nero dello scorso anno sarebbe stato più intonato all’umore di Marco Melandri ed agli uomini della sua squadra. Melandri non va punto e basta. Non riesce a trovare quel feeling necessario per far correre la sua RSV4 al pari del compagno di squadra per poter lottare per le prime posizioni. Ed è un peccato, perché il pacchetto moto e pilota sarebbe da titolo, se solo il ravennate riuscisse a sfruttare il potenziale di un’arma potenzialmente micidiale come la RSV4. I risultati non arrivano, e a parte qualche raggio di sole in poche sessioni di prove, per il resto rimangono fitte nubi all’orizzonte. La voglia di riscatto potrebbe attuarsi sulla pista di Donington, dove Melandri ha collezionato in passato due vittorie e due secondi posti.
Pianeta Ducati in orbita primi posti – La Ducati è maturata. Lo si vede chiaramente soprattutto confrontando la scorsa, disastrosa stagione. Ma lo si vede soprattutto nel confronto diretto con gli avversari. Chaz Davies porta a casa da Imola un buon bottino, con i due secondi posti ottenuti in gara ed un quinto posto nella classifica mondiale. Chi potrebbe aver raccolto molto di più è invece Davide Giugliano, aggressivo pilota romano. Il talento c’è e si vede, ma la troppa irruenza non permette a Giugliano di capitalizzare. Un vero peccato perché il pilota Ducati si è finora dimostrato all’altezza delle prima posizioni.
Circuito ed orari – Il Donington Park non ha bisogno di presentazioni e rappresenta uno dei circuiti storici del Mondiale SBK. Qui si è corsa la prima gara della storia della SBK nel lontano 1988. Il tracciato si snoda per una lunghezza complessiva di 4.023 metri sui saliscendi erbosi delle Midlands Orientali. Dodici curve complessive e tre punti decisivi per giocarsi la gara: la Fogarty Esses, dopo lo scollinamento sotto il Dunlop Bridge, e i due tornanti finali, il Melbourne Hairpin e il Goddards. Partenza di Gara 1 alle 13:00 e Gara 2 alle 16:00, orario italiano.