La sicurezza dello specchietto intelligente firmato Light Blue Optics
Non si può mai dire da dove verrà la successiva promessa di una maggiore sicurezza. Giustamente impegnati a garantire l’efficienza dei freni, delle gomme e della carrozzeria, mai si sarebbe immaginato che il passo successivo verso una guida senza rischi sarebbe arrivato da una piccola società inglese, precisamente di Cambridge, specializzata in prodotti ottici: la Light Blue Optics.
L’innovazione stavolta si situa negli specchietti retrovisori, che utilizzando la tecnologia HUD (Head up Display) permettono attraverso ologrammi di dare all’automobilista determinati informazioni. La proiezione sullo specchietto di dati precisi dà la possibilità all’automobilista di avere maggiori elementi per decidere, ad esempio, l’opportunità di una manovra di sorpasso. Tanta tecnologia, sembra strano, ma riesce a contenersi in uno spazio dallo spessore di appena mezzo decimetro cubo.
Lo specchietto intelligente riuscirebbe già a proporsi a prezzi piuttosto contenuti, ma i tempi per la commercializzazione sono ancora troppo acerbi. In compenso, sembra che diverse case automobilistiche, nell’attesa che il prodotto venga effettivamente lanciato sul mercato, stiano già pensando all’inserimento dello specchietto nella composizione delle proprie vetture.
La tecnologia HUD, del resto, è già stata adottata per inviare informazioni direttamente visibili sul parabrezza. I costi eccessivi, però, hanno suggerito di pazientare ancora un po’.
Per il prodotto della Light Blue Optics, invece, si deve solo attendere il tempo utile per il perfezionamento della tecnologia stessa. L’attesa non sarà lunghissima: il 2013 disegnerà suggerimenti sui nostri specchietti retrovisori.
