video suggerito
video suggerito

La Stampa intervista Fernando Alonso: il due volte campione del mondo si mostra senza misteri

La schiettezza di Fernando Alonso è notoria, così come la sua bravura come pilota, intervistato dal quotidiano nazionale La Stampa risponde ad una serie di domande senza peli sulla lingua.
A cura di Eugenio Tinto
0 CONDIVISIONI
fernando-alonso intervista Ferrari mondiale 2010

Il campionato 2010 di Formula 1 si avvicina e dopo aver sondato un paio di pareri su quelli che saranno i probabili protagonisti ecco giungere una intervista molto interessante rilasciata da Fernando Alonso per il quotidiano La Stampa.

Lo spagnolo senza mezze misure risponde ad una serie di domande che ruotano intorno a tutti gli aspetti, passati-presenti-futuri, della sua avventura in Formula 1.

Come la prima che riguarda una affermazione di Domenicali, che ritiene lo spagnolo destinato ad aprire un ciclo di vittorie; serafico la stesso risponde: “Se lo dice il capo, non posso mica contraddirlo il primo giorno di lavoro. Devo cominciare bene. Ci sono grandi aspettative, lo so”.

Le aspettative sono molte, la posta chiesta per Alonso è il Mondiale, come lui ben sa: “Darò il 110 per cento e stimolerò la squadra a fare lo stesso, ma nelle prime due gare non riuscirò a esprimermi al massimo, perché dovrò abituarmi alla nuova monoposto. Una volta era diverso, c’era libertà di provare. Ora ogni pilota ha a disposizione 7-8 giorni di test. Mai visto un tennista che prepara il Roland Garros in una settimana, o una squadra di calcio che si allena solo 7 giorni prima della Coppa del Mondo”.

Un richiamo netto e deciso al nuovo regolamento FIA e al fatto che Michael Schumacher abbia fatto un po’ il furbetto aggirando l’ostacolo correndo con una vettura GP2,ma ciò non sembra scalfire lo spagnolo più di tanto: “Mah… è una vettura così diversa. Non credo sia un buon punto di riferimento. Comunque a lui sarà servito per riprendere confidenza con la guida. Se gliel’hanno concesso, va bene così”.

Ovviamente non poteva mancare un riferimento alla parentesi grigio-nera avuta in McLaren e al calore e alla passione trovate in casa Ferrari, esplicativo l’aneddoto che cela una lucida riflessione del suo malessere verso la scuderia di Woking: “alle riunioni c’era un ingegnere seduto dall’altra parte di un tavolo, a dieci metri di distanza. Gli altri tecnici erano collegati via mail. A Maranello discutiamo assieme. In italiano. L’ambiente è familiare e si percepisce la passione per le corse”.

Tra nervi scoperti e slanci di entusiasmo verso la nuova avventura alla Ferrari, la speranza per tutti i tifosi della Rossa è di vedere Fernando Alonso dar del filo da torcere a Schumacher proprio come accadde nel 2006.

Eugenio Tinto

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views