La statistica che spaventa Ferrari: chi fa doppietta a Melbourne diventa campione
L'inizio dei sogni per Valtteri Bottas si è materializzato sulla pista di Melbourne dove, nella gara inaugurale della stagione 2019 di Formula 1, ha bruciato in partenza il compagno di squadra dominando dall'inizio alla fine un Gran Premio nel quale non c'è stata storia. Troppo forte il finlandese – e la sua Mercedes – per poter essere impensierito da qualcuno dei rivali che si sono dovuti accontentare delle briciole.
Chi fa doppietta in Australia diventa campione
Un risultato che preoccupa la Ferrari, finita ai piedi del podio con Sebastian Vettel che ha accusato quasi un minuto di ritardo dal leader della corsa e che ha dovuto subire la prima doppietta stagionale della Mercedes; proprio quest'ultimo dato, come reso noto anche dal profilo Twitter della stessa Formula 1, è quello che incute maggiore timore nei tifosi della Rossa. Quando un team vince portando i due piloti davanti a tutti sul tracciato di Melbourne, infatti, poi si laurea campione del mondo; successe nel 1996 con Hill-Villeneuve così come accadde anche due anni dopo quando Hakkinen vinse davanti a Coulthard, entrambi su McLaren, e poi a Suzuka il finlandese celebrò il suo primo titolo.
Una statistica che conosce bene anche la Rossa visto che ne beneficiò sia nel 2000 che nel 2004 con la coppia Schumacher-Barrichello e il tedesco a laurearsi campione del mondo in entrambe le occasioni. Anche nel 2009 si verificò la stessa cosa con Button e il brasiliano, nel frattempo passato alla Brawn GP che dominarono letteralmente in Australia così come il duo Hamilton-Rosberg con l'inglese a vincere nel 2015 sia la gara che il mondiale e il compagno di squadra a rifarsi l'anno successivo. L'unica volta che il mondiale non è iniziato in Australia, nel 2010, la doppietta Ferrari con Alonso e Massa non fu di buon auspicio per il Cavallino che perse il titolo nella sfortunata gara di Abu Dhabi. Difficile che sia proprio Bottas a continuare questa tradizione, visti soprattutto i precedenti in casa Mercedes e il ruolo del finlandese l'anno scorso, ma la Ferrari è avvisata: per portare a casa il titolo costruttori dovrà battere non solo la Mercedes, ma anche interrompere quella che sembra una vera e propria sentenza.