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La storia dell’auto italiana in vendita, all’asta la Fiat-Patriarca 750 Berlinetta Sport

L’esemplare unico, costruito sul telaio di una Fiat 500 C dalla Carrozzeria Faina di Roma nel 1949, riuscì a vincere la 1000 Miglia del 1950 nella propria categoria, conquistando anche un terzo posto alla Targa Florio. La sua valutazione è compresa tra i 200 e 250 mila dollari, ma la cifra alla quale sarà battuta il prossimo 24 agosto potrebbe essere superiore.
A cura di Matteo Vana
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Fiat Patriarca 750 Berlinetta Sport - Foto @RM Sotheby's
Fiat Patriarca 750 Berlinetta Sport – Foto @RM Sotheby's

Un pezzo di storia dell'Italia a due ruote sta per passare di mano: si tratta della Fiat-Patriarca 750 Berlinetta Sport realizzata dalla Carrozzeria Faina di Roma nel 1949, esemplare unico e vincitore di classe, con l'equipaggio formato da Sesto Leonardi e Agostino Prosperi, alla 1000 Miglia del 1950, giungendo a Brescia 24ma assoluta, che verrà messa all'asta da RM Sotheby's il prossimo 24 agosto a Monterey.

L'esemplare unico che raggiungeva i 250 km/h

Un esemplare che incarna la cultura e la storia industriale del Bel Paese; costruita sul telaio di una Fiat 500 C – conosciuta ai più come Topolino – e carrozzata completamente in alluminio dallo specialista Mario Faina, che aveva la sua officina nella Capitale in via degli Ortaggi, la vettura erogava una potenza molto elevata per l'epoca nonostante la ridotta cilindrata di 81 Cv. Il disegno aerodinamico della carrozzeria e i materiali usati per la costruzione permettevano alla 750 Berlinetta Sport di raggiungere la straordinaria velocità di 252km/h, fatta registrare durante la 1000 Miglia del 1950.

Fiat Patriarca 750 - Foto @RM Sotheby's
Fiat Patriarca 750 – Foto @RM Sotheby's

Oltre alla straordinaria conservazione del mezzo, che secondo gli esperti è destinato ad accrescere il proprio valore nei prossimi anni, la Fiat-Patriarca 750 Berlinetta Sport può vantare anche un palmares sportivo invidiabile visto che, tra il 1950 e il 1955, partecipò anche a due edizioni della 1000 Miglia, ad una Targa Florio – chiusa al terzo posto – e una Coppa d'Oro delle Dolomiti. La stima del prezzo fatta dalla casa d'aste è compresa tra 200 e i 250mila dollari, ma la cifra alla quale sarà venduta potrebbe essere di gran lunga superiore: l'unicità dell'esemplare e il fatto di aver preso parte ad alcune gare leggendarie del mondo dei motori potrebbe far salire la sua valutazione agli occhi dei collezionisti di mezzo mondo che già si fregano le mani per portarsi a casa un pezzo di storia motoristica italiana.

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