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La storia delle corse all’asta, l’Alfa Romeo Tipo B venduta per oltre 5 milioni di euro

La vettura, sotto il marchio del Cavallino, scrisse la storia dell’automobilismo grazie alla vittoria di Tazio Nuvolari, nel 1935, al Nurburgring che trionfò sulle rivali Auto Union e Mercedes davanti agli attoniti gerarchi della Germania nazista. Un pezzo di storia dell’automobilismo che è stato battuta per la cifra record di oltre 5 milioni di euro.
A cura di Matteo Vana
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Alfa Romeo Tipo B - Foto Bonhams
Alfa Romeo Tipo B – Foto Bonhams

La Ferrari ha festeggiato l'anno scorso il 70° anniversario, ma prima della nascita della scuderia italiana il Cavallino faceva già bella mostra di sé sulle vetture da corsa a marchio Alfa: non è un mistero, infatti, che proprio il fondatore della scuderia di Maranello, Enzo Ferrari, aveva già cominciato a farsi un nome nel mondo delle corse proprio con il Biscione e in particolare con l‘Alfa Romeo Tipo B, la vettura che la casa di Arese produsse dietro espressa richiesta della gestione sportiva Ferrari e progettata da Vittorio Jano.

5 milioni di euro per l'auto che scrisse la storia al Nurburgring

Più comunemente conosciuta come "P3″, l'auto è stata una delle prime monoposto con posizione di guida centrale; a farla entrare nel mito, però, più che la posizione di guida o l'albero di trasmissione sdoppiato – un'altra delle novità introdotte – fu la vittoria ottenuta da Tazio Nuvolari nel 1935 in Germania dove al Nurburgring l'ormai anziana e, in confronto alle monoposto tedesche, superata P3 trionfò sulle rivali Auto Union e Mercedes davanti agli attoniti gerarchi della Germania nazista. Proprio uno dei pochissimi modelli arrivati fino ai giorni nostri è stato messo all'asta da Bonhams in occasione del Goodwood Festival of Speed e venduto per poco più di 5 milioni di euro. Un prezzo da record per una vettura degli anni' 30, giustificato però dalla storia dell'auto e dal perfetto stato in cui era conservata.

L'Alfa Romeo Tipo B rappresenta un pezzo di storia del settore auto, quando ancora il mondiale di Formula 1 era solo un'idea e le corse automobilistiche stavano iniziando a prendere piede. Alla vettura si devono buona parte delle vittorie che possono vantare firme di assoluto prestigio come quelle di Tazio Nuvolari, Rudolf Caracciola e Louis Chiron. La suddetta auto, inoltre, è stata guidata dal pilota britannico Richard Shuttleworth conquistando la sua fama a Brooklands e in particolare nel Grand Prix a Donington dove il pilota tenne testa a due Type 59 Bugattis vincendo la gara. L'auto, poi, fu ritirata dalle corse alla fine della stagione del 1935 rimanendo però nella mente degli appassionati.

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