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La svolta elettrica della Volkswagen: si riparte da Phaeton per riconquistare il mercato

Tagli agli investimenti per un miliardo di euro e sviluppo di nuove tecnologie: la casa di Volkswagen punta sull’ibrido e, soprattutto, sull’elettrico. Il CEO Herbert Diess traccia le linee guida dell’azienda tedesca.
A cura di Vito Lamorte
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"Un riorientamento della strategia Diesel con le tecnologie più avanzate, lo sviluppo di un’architettura elettrica standardizzata per vetture e veicoli commerciali leggeri e un nuovo approccio per la prossima generazione della Phaeton". Sono queste le parole di Herbert Diess, CEO della Volkswagen, dopo l'ultimo Consiglio di Amministrazione straordinario che ha stravolto le carte in tavola e vede un cambiamento sulla produzione del futuro prossimo della casa di Wolfsburg. Verranno fatti investimenti in nuove tecnologie nel settore diesel e ci sarà lo sviluppo di un'inedita gamma di veicoli elettrici a partire dalla nuova generazione dell'ammiraglia Phaeton. Sempre Diess ha dichiarato: "Volkswagen sta riposizionando se stesso per il futuro. Diventeremo più efficienti, dando un nuovo focus alla nostra gamma di prodotti, creando spazio per tecnologie che guardano al futuro". Il colosso tedesco, dopo aver perso la fiducia da parte del pubblico (indice Zew), cambia strategia e passa all'attacco riorganizzando il piano futuro in diversi punti: da un cambio di passo nella realizzazione del programma di efficienza per il riorientamento sul mercato a processi che favoriscano la riduzione dei costi (oltre al miliardo di euro già tagliato) fino al nuovo piano sull'elettrico. Questo nuovo impulso nello sviluppo della gamma ibrida e, soprattutto, elettrica verrà dato da modelli (compresi veicoli commerciali leggeri) in grado di un'autonomia fino a 500 chilometri. Uno dei principali punti da risolvere in questo ramo è quello che riguadra il "MEB electric toolkit", un insieme di elementi che possono essere utilizzati su diverse automobili e veicoli commerciali del gruppo e che permettono di ottimizzare le economie di scala. Sui diesel si va verso la riduzione degli ossidi di azoto NOx, pagati a caro prezzo negli Stati Uniti, dato che si è deciso di installare la tecnologia più costosa ed efficiente, cioè la SCR con additivo AdBlue, sia in Europa sia in America.

La Volkswagen non si perde d'animo e cerca subito di ripartire. Se poi si pensa che fino ad un mese fa la casa di Wolfsburg si era aggiudicata il titolo di "Costruttore automobilistico più innovativo 2015" e aveva ricevuto il premio speciale "Costruttore automobilistico più innovativo del decennio", diciamo che le basi da cui ricostruire potrebbero essere più solide di quanto sembri.

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