La vendetta di Valentino Rossi, Marquez teme lo scherzetto del Dottore
La MotoGp è pronta ad emettere il proprio verdetto, l'ultima gara in programma servirà a decretare chi tra Marc Marquez e Andrea Dovizioso sarà il campione del mondo 2017. Lo spagnolo arriva all'appuntamento decisivo forte di un vantaggio di 21 punti in classifica che gli consente di amministrare il distacco; al pilota della Honda basterà concludere la gara all'11° posto per portarsi a casa il sesto titolo mondiale della carriera. Tra gli spettatori del duello ci sarà Valentino Rossi che con il centauro di Cervera, nonostante le smentite di facciata, ha ancora un conto in sospeso.
Sono passate ormai due stagioni, ma quello che successe tra il pilota della Yamaha e quello della Honda nel 2015 è ancora ben impresso nella memoria di tutti gli sportivi. Rossi, all'epoca, si stava giocando il mondiale con il compagno di squadra Jorge Lorenzo mentre Marquez era ormai tagliato fuori dalla contesa; nonostante questo, però, lo spagnolo scese in campo per aiutare il connazionale. Il resto è storia nota con le accuse del Dottore, lo scontro a Sepang e la penalizzazione nella gara successiva, proprio a Valencia, dove l'italiano fu costretto a partire dal fondo dello schieramento, dicendo praticamente addio ai sogni di gloria iridati, nonostante una rimonta che lo portò fino al 4° posto, vanificato dal risultato di Lorenzo che si prese gara e titolo. Adesso lo scenario potrebbe ripetersi, ma a parti inverse: lo spagnolo da solo contro i due connazionali, Rossi e Dovizioso, che potrebbero allearsi per togliergli un mondiale già quasi certo.
Il precedente del 2006 che costò a Rossi il mondiale
Rossi, infatti, complici gli infortuni patiti prima della tappa del Mugello prima e di Misano poi, non può più aspirare al 10° titolo della carriere e potrebbe restituire pan per focaccia a Marquez. La vendetta è un piatto che va consumato freddo, si dice, e il pilota della Yamaha, nonostante la Ducati non evochi certo ricordi troppo piacevoli, potrebbe essere attratto dall'idea. "Cosa ha fatto Marc due anni fa? Lui dice che non ha fatto niente! Alla fine comunque non ha fatto niente, quindi non farò niente neanche io… Scherzi a parte, io faccio la mia gara e spero di essere abbastanza veloce per lottare per il podio, come ho sempre fatto nella mia carriera" disse prima della tappa di Sepang, teatro del misfatto. Difficile che il pilota italiano si lasci tentare da quella che è solo una suggestione, soprattutto dopo la stretta di mano che ha sancito la fine delle ostilità, ma a turbare i sonni di Marquez c'è un precedente che riguarda proprio Rossi; nel 2006, infatti, proprio il pilota italiano, con il titolo praticamente in tasca – gli bastava arrivare 8° – perse il titolo a Valencia dopo una caduta a cinque giri dalla fine lasciando strada libere ad Hayden che con il terzo posto si laureò campione. Stavolta più che Rossi potrebbe essere il Fato a metterci lo zampino consegnando a Dovizioso un titolo insperato: uno scenario che il Dottore accoglierebbe sicuramente con il tipico ghigno beffardo di chi, anni dopo, si vede restituire il maltolto.