Lancia e Alfa Romeo: Marchionne lancia l’allarme
Dopo i segnali di ottimismo avuti negli scorsi mesi la situazione di Alfa Romeo e Lancia torna a farsi critica. Secondo quanto dichiarato dall'amministratore delegato Fiat Sergio Marchionne i due brand non hanno rispettato gli obiettivi preposti all'inizio del 2010, facendo registrare dei risultati non all'altezza delle aspettative entrambi per motivi diversi, spiegati dall'amministratore delegato in occasione della presentazione dei nuovi piani industriali.
Per capire bene la situazione bisogna analizzare i dati e confrotarli con le previsioni che il gruppo italiano si era posto per questo periodo dell'anno. Partiamo dal marchio più elegante ovvero Lancia. Quest'ultimo ha venduto 112.000 vetture nel 2009, costituendo il 5% del totale del gruppo Fiat. La scorsa previsione le vendita della casa della lancia avevano toccato il 6% sull'intero totale del gruppo Fiat. Secondo Marchionne il problema di questo brand è che è troppo dipendente dal mercato italiano.
Con Alfa poi la musica non è diversa anzi sotto certi aspetti la situzione è anche peggiore. Il marchio sinonimo di sportività ha venduto lo scorso anno 101.000 vetture. Se confrontiamo i dati con tutto il gruppo Fiat vuol dire il 5% di vetture totali del gruppo vendute, mentre la scorsa previsione era dell'8% totale. Qui il problema secondo Marchionne è che il portafoglio prodotti non è adeguato a concorrere sul mercato.
Tirando le somme, ne viene fuori che l'obiettivo iniziale di 300.000 vetture vendute con entrambi i marchi non è stato rispettato (se sommiamo le vendite Alfa e Lancia si arriva a 213.000). Per il futuro però si potrà essere ottimisti visto il lancio della Giulietta (che ricordiamo punta a vendere 100.000 unità l'anno) e delle future sinergie tra Lancia ed il marchio Chrysler.
Francesco Geremia
