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Lancia Flaminia 335, l’auto del Presidente pronta per Mattarella

L’elegante decappottabile progettata da Pinin Farina nel 1960 scalda i motori in vista dell’impegno di martedì mattina.
A cura di Valeria Aiello
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Le poche volte che esce dal garage del colle, la Lancia Flaminia 335 è sempre ammiratissima e non potrebbe essere altrimenti per il gioiello carrozzato Pinin Farina e derivato direttamente dall’ammiraglia torinese del 1957 che sfilerà – tempo permettendo – domani per le vie di Roma, quando accompagnerà Sergio Mattarella nel tragitto che separa l’altare della Patria al Quirinale.

Realizzata nel 1960 secondo le specifiche dell’allora capo dello Stato, Giovanni Gronchi, dei soli quattro esemplari prodotti, battezzati con i nomi di cavalli – Belfiore, Belmonte, Belvedere e Belsito – ne restano solo due nel garage del Quirinale, Belvedere e Belsito, mentre gli altri due risultano ceduti all’Esercito Italiano e al Museo dell’automobile di Torino. Simbolo della Nazione, la Flaminia 335 tradizionalmente usata per la parata del 2 giugno e per l’insediamento del Presidente della Repubblica, si è fatta conoscere ed amare soprattutto in occasione del doppio mandato di Giorgio Napolitano, anche se ogni presidente ha amato dare un tocco personale al parco auto del Quirinale, come Luigi Einaudi che usava un’Alfa Romeo 1900 e come del resto Antonio Segni che fece arrivare diversi modelli Fiat, la 1300, la 1500 e la 1800. Giuseppe Saragat usava soltanto le Fiat 130 mentre Giovanni Leone un’Alfa Romeo 2500. Sandro Pertini amava la Maserati Quattroporte, mentre Oscar Luigi Scalfaro viaggiava a bordo di una Lancia Thema blindata. Francesco Cossiga fu il primo a rispolverare la mitica Flaminia per le grandi occasioni mentre Carlo Azeglio Ciampi ha riportato al Quirinale la Maserati Quattroporte, rigorosamente blindata e completa di ogni optional.

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