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Lancio dei sassi dal cavalcavia: ritorna l’incubo

Secondo i dati forniti dall’Asaps nel 2009 sono stati accertati 30 episodi, mentre dall’inizio del 2010 sono stati 20 i casi segnalati.
A cura di Eugenio Tinto
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lancio dei sassi dal cavalcavia

Si credeva che il peggio fosse passato, ma invece ci siamo sbagliati. Il lancio dei sassi dal cavalcavia è una piaga difficile da eliminare e secondo i dati forniti dall’Asaps sembra essere un fenomeno in costante evoluzione. Nel 2009, secondo i dati forniti dall’osservatorio il Centauro, sono stati segnalati 30 episodi in totale, mentre dall’inizio del 2010 sono stati 20 gli episodi.

Dei 20 episodi segnalati nel 2010, 8 di questi sono avvenuti in autostrada mentre 12 su strade ordinarie, in 9 casi gli autori di questo gesto scellerato sono stati identificati e su 27 persone identificate due tra queste sono state arrestate. Il “fenomeno” del lancio dei sassi dal cavalcavia riguarda tutta la Penisola: nove caso sono stati registrati al Nord, sei al Centro e cinque al Sud. “Ci si è interrogati a lungo, e tuttora ci si interroga, sui motivi che conducono a lanciare sassi da un cavalcavia e rischiare di ammazzare così, con estrema facilità ed a casaccio, delle persone – si legge nello speciale Asaps – Nulla di concreto e di particolare è stato ipotizzato, né forse è ipotizzabile, se non un’aberrazione totale dovuta alla noia, al vuoto esistenziale, alla necessità di un’emozione forte quale può essere l’ebbrezza (o la probabilità) di uccidere”.

Un problema che di certo riguarda la sicurezza di tutti noi e che il più delle volte comporta conseguenze anche gravi sulla nostra incolumità, e tutto questo accade per venire meno alla noia, per sperimentare situazioni o emulare gesti che possano far sentire meno la noia che attanaglia queste persone. Assurdo.

Eugenio Tinto

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