Lauda ancora in ospedale per evitare complicazioni, solo i famigliari possono visitarlo
Il recupero di Niki Lauda verso la completa guarigione procede secondo i piani: l'ex pilota Ferrari, attualmente presidente non esecutivo della Mercedes, è ancora ricoverato presso l’Allgemeines Krankenhaus di Vienna dove, poco più di un mese fa, ha subito un trapianto di polmone in seguito a una polmonite. L'intervento al quale si è sottoposto l'austriaco richiede un delicato percorso post-operatorio e per questo i medici continuano a tenerlo sotto osservazione anche se Lauda ha mostrato miglioramenti tanto da aver iniziato già la terapia di addestramento al respiro.
I medici temono il pericolo contagio, limitate al massimo le visite
L'equipe che lo sta tenendo in cura, però, non vuole assolutamente correre rischi tanto che, per evitare complicazioni date da possibili virus o batteri, solo i famigliare di Niki Lauda possono fargli visita. A rivelarlo è stato Helmut Marko, uomo Red Bull e grande amico dell'austriaco, che in una recente intervista alla Bild, ha svelato di sentire la mancanza del presidente Mercedes: "Solo sua moglie e i suoi figli possono fargli visita, i dottori hanno confermato il pericolo che possa sopraggiungere un’infezione a causa di un virus o un batterio portato da visitatori. Niki manca, alla Mercedes, alla Formula 1, a tutti, il suo carisma e il suo modo diretto di esprimere le sue opinioni sono cose uniche. Ma Niki è un combattente, e tornerà tra noi, anche perché abbiamo bisogno di lui", sono state le sue parole.
Niente GP per questa stagione
La via della guarigione è ancora tutta da percorrere, ma Lauda sembra fare piccoli passi in avanti. Le notizie sul su stato di salute, come richiesto anche dalla famiglia, sono tenute quanto più segrete possibile, ma Toto Wolff, suo braccio destro in Mercedes, ha confidato di essere in contatto con lui tenendolo informato sulla scuderia. Quasi impossibile, però, che possa assistere a un Gran Premio prima della fine della stagione: per rivederlo in pista bisognerà attendere quasi certamente il 2019, magari solo come semplice spettatore. Ci vorrà ancora del tempo prima che si riprenda completamente e che lasci la struttura ospedaliera nella quale è ricoverato, ma il peggio sembra ormai essere alle spalle.
