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Lauda: “L’incidente di Singapore è colpa di Vettel”

L’ex ferrarista, ora uomo di punta della Mercedes, accusa il tedesco: “Naturalmente si può definire un incidente di gara, ma per me il colpevole rimane Vettel; era chiaro fin dal principio che la sua manovra avrebbe portato al contatto” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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A quasi una settimana dal Gran Premio di Singapore le polemiche su quanto successo in partenza non sembrano volersi placare: l'incidente che ha visto coinvolti i due piloti della Ferrari e Max Verstappen continua a dividere il mondo della Formula 1. Tanti i personaggi che hanno voluto dire la loro riguardo all'accaduto: tra di loro c'è chi, come Lewis Hamilton, ha voluto prendere di difese di Sebastian Vettel e chi, invece, ha individuato proprio nella manovra del tedesco l'elemento scatenante dell'incidente.

La manovra di Vettel sotto accusa

Tra questi ultimi rientra certamente Niki Lauda. L'ex ferrarista, oggi uomo di punta della Mercedes, non ha gradito la manovra con cui il tedesco si è spostato verso sinistra per proteggere la sua posizione di partenza, chiudendo così in mezzo alle due SF70H il baby prodigio della Red Bull, impossibilitato a quel punto ad evitare la collisione. Lauda ha ribadito ancora una volta come la scelta del pilota della Ferrari, che gli è costata una vittoria quasi certa, sia stata inopportuna.

Ufficialmente è stato classificato come un incidente di gara, ma io sono rimasto un po' sorpreso. Per me era chiaro fin dal principio che lo spostamento verso sinistra di Vettel avrebbe causato l'incidente – ha detto l'austriaco in una intervista rilasciata a Die Welt -, ma probabilmente lui non si è reso conto che la sua manovra era rischiosa. Naturalmente si può definire un incidente di gara, ma per me il colpevole rimane Vettel; se mi sto giocando il mondiale non posso prendere un rischio del genere, soprattutto ad inizio gara e in una pista dove sono favorito.

Per Niki Lauda, dunque, l'innesco della carambola che ha tolto dalla contesa le due Rosse e Max Verstappen, spianando la strada del successo a Lewis Hamilton, è stata la manovra del ferrarista, colpevole secondo l'austriaco di aver buttato al vento una gara praticamente già vinta e di aver aperto un mondiale che, con una doppietta Ferrari, poteva essere virtualmente nelle mani del Cavallino. La settimana prossima le monoposto torneranno in pista per sfidarsi ancora, stavolta in Malesia, un circuito che per caratteristiche dovrebbe favorire proprio le Frecce d'argento: se vuole continuare a sperare di conquistare il suo quinto titolo Vettel non dovrà più commettere errori. Mancano ancora 6 gare alla fine del mondiale e tutto ancora può succedere, ma il tedesco sembra aver finito i bonus a sua disposizione.

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