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Lauda: “Se Honda e Renault decidono di lasciare la F1 chi se ne frega”

Il presidente non esecutivo di Mercedes non le manda a dire alla Renault e replica alle accuse piovute sulla scuderia tedesca. Il vice presidente esecutivo Renault: “Vuole correre con 20 motori Mercedes, sai che soddisfazione vincere da soli”.
A cura di Vito Lamorte
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Ormai è battaglia aperta tra le scuderie sul regolamento della Formula 1. Se si è sempre ricorsi ad annunci, mezze frasi e dichiarazioni con sottintesi, adesso volano gli stracci fra due colossi come Mercedes e Renault. "Se Honda e Renault decidono di lasciare la Formula 1 chi se ne frega. Cavoli loro, se hanno speso e non sono stati capaci di lottare per vincere non deve essere la Mercedes a farsene un problema". Niki Lauda ha preso le difese della sua scuderia contro chi vorrebbe cambiare le regole del circus in corsa. Il presidente non esecutivo di Mercedes ha fatto riferimento a quanto accadeva ai tempi che correva lui in Formula 1 e ha affermato: "Quando io ho vinto i mondiali in pista c’erano due motori Ferrari e 20 motori Cosworth, non si è mai lamentato nessuno. Se mancano Renault e Honda vuol dire che daremo 20 motori Mercedes a tutti quanti gli altri, dove è il problema?".

Non è tardata ad arrivare la risposta della Renault attraverso le parole di Thierry Bolloré, vice presidente esecutivo: "Sì è vero che c’è un regolamento e che l’avevamo approvato tutti, ma visto che si è rivelato una sciocchezza, non capisco perché non si possa tornare indietro correndo ai ripari. È una sciocchezza capire di aver commesso un errore e non poter rimediare durante la stagione e congelare tutto. Che senso ha la competizione? Vuole correre con 20 motori Mercedes, sai che soddisfazione vincere da soli".

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