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Laurea Honoris Causa in Ingegneria all’italiano Mario Ricco, inventore del common rail

Il riconoscimento dell’Università di Perugia al barese Mario Ricco, 78 anni, A quelli che lo chiamavano ingegnere ha sempre risposto “sono un povero fisico”.
A cura di Valeria Aiello
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Laurea Honoris Causa in Ingegneria Meccanica a Mario Ricco / Università di Perugia
Laurea Honoris Causa in Ingegneria Meccanica a Mario Ricco / Università di Perugia

L’Università di Perugia ha conferito la Laurea Honoris Causa in Ingegneria meccanica al 78enne barese Mario Ricco, laureato in Fisica a Bari, ricercatore e professore dell’Università barese e inventore del Common rail, la tecnologia che ha cambiato il mondo del diesel.

Laurea Honoris Causa a Mario Ricco

Il conferimento della laurea è avvenuto nell’Aula magna dell’ateneo perugino oggi, secondo l’antico rituale in lingua latina, presieduto dal Rettore Franco Moriconi. Promotore della laurea, il professor Carlo Nazareno Grimaldi, Presidente del Consiglio di Intercorso di laurea in Ingegneria Meccanica dell'Ateneo di Perugia, che ha pronunciato la laudatio dal titolo: “Il sistema di iniezione common rail: l’invenzione che ha rivoluzionato il mondo dei motori". È poi seguita poi la lectio magistralis di Mario Ricco sul tema “L'invenzione del common rail: una storia italiana di successo", valutata dal Collegio dei dottori di Ingegneria. “Nel corso della sua lunga carriera – ricorda Confindustria Bari in una nota – tutti lo hanno sempre chiamato ingegnere, ma lui ha sempre risposto con un sorriso, "non sono ingegnere, sono un povero fisico". Da oggi non potrà più dirlo. Continuerà invece a dire scherzosamente di essere ‘la madre del common rail, perché il padre non è mai certo'.

Il motore diesel common rail
Il motore diesel common rail

La storia del common rail in campo automobilistico è relativamente recente: il sistema nasce negli Anni ’90 sotto le insegne del gruppo Fiat dal team di Ricerca e Sviluppo del Centro Ricerche Alimentazione Motori Elasis di Bari diretto dal dott. Mario Ricco che qui ha sviluppato la tecnologia in grado di abbattere i consumi dei motori diesel, aumentandone le prestazioni, ma soprattutto, riducendone l’impatto ambientale.

Un’innovazione che da Bari è arrivata sui tavoli delle maggiori case automobilistiche, intrecciandosi con le sorti di Fiat, Mercedes e Bosch, riuscendo a far mantenere ancora oggi a Bari, nella zona industriale, uno stabilimento della Bosch che produce pompe ad alta pressione per tutto il mercato europeo. Dopo la fase di pre-industrializzazione e lo sviluppo portato avanti dal gruppo Fiat, il progetto venne ceduto, nell’aprile 1994, alla ditta tedesca Robert Bosch che si occupò dell’industrializzazione e della commercializzazione. Il lancio mondiale per le vetture di serie avvenne nel 1997 con la prima applicazione sull'Alfa Romeo 156 1.9 e 2.4 JTD.

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