L’auto e gli italiani: la statistica che indica la causa del mezzo proprio
Usare l'auto, mettersi in macchina e, attraverso questa, impelagarsi nel traffico. Perdere tempo e salute dentro l'abitacolo, attendere e arrabbiarsi. Eppure ogni mattina si ricommette l'"errore": di nuovo davanti al volante e via. Perché? La risposta viene da un'indagine condotta dalla società SWG, che chiarisce per quale motivo gli italiani utilizzano l'auto e a quali sensazioni, sentimenti o idee la associano.
Interrogati su "cosa rappresenta l'auto per te", e messi di fronte alla possibilità di dare tre risposte, gli intervistati hanno di gran lunga espresso una semplice considerazione di pragmatismo. Per il 69,7% degli automobilisti, infatti, il mezzo proprio sarebbe utilizzato perché utile, mentre il 58,3% mette in evidenza l'assenza di scelta, rispondendo "necessità".
Ma al terzo e al quarto posto troviamo già pulsioni ideali. L'auto è questione di "indipendenza" per il 54,3% degli automobilisti, mentre si tratta di "passione" per il 45,6%. E' solo "fretta" per il 35,8%, mentre – caso piuttosto indicativo – è "piacere" e "velocità" per il 34,7%.
Poi sentimenti contrastanti: per il 30% l"auto è un "sogno", mentre per il 22,6% è un "costo". Non mancano le pulsioni primoridiali, poiché, a parte la "velocità" (34,7%), per altri la macchina è "brivido" (10%) e "potenza" (9,8%). E gli incidenti stradali, i pericoli, l'incontrollabilità? Dopotutto l'auto viene associata alla "paura" da solo il 2% degli intervistati.
[Foto di Salvo Manuli]
Danilo M.