Le auto che piacciono alla Yakuza (FOTO)

Per alcuni l'auto è prima di tutto un mezzo necessario e costoso, per acquistare il quale è opportuno osservare poche essenziali caratteristiche, quali sicurezza, capienza e consumo. Chi può, invece, pone maggiormente l'accento su prestazioni ed estetica. E' quando si giunge qui che l'automobilista riesce a fare dell'auto una rappresentazione di sé e, se il sé è un criminale, la vettura cercherà di essergli fedele. Basterebbe un qualsiasi Grand Theaft Auto per averne la dimostrazione, ma, dato che vogliamo andare al di là della finzione, guardiamo un documentario. Si chiama "Love to hate", film prodotto dalla Maiham Media, girato da Luke Huxham, videoperatore che si è immerso nel mondo della Yakuza per descriverne le gang.
La mafia giapponese viene descritta nel dettaglio, ma ciò che emerge, tra i tanti aspetti di questi fuorilegge, è l'attenzione per le auto potenti e "truccate". Il regista si è potuto avvalere della collaborazione di Morohoshi-san, un imprenditore che, per sua stessa ammissione, cura affari in una "zona grigia" della legalità (il regista comprensibilmente si interroga se Morohoshi-san sia o meno un affiliato della Yakuza).