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Le auto in cui si è fumato, e molto, subiscono una diminuzione del prezzo

La battaglia contro i fumatori in auto non si ferma e non conosce ostacoli, adesso anche vendere un auto dove si è fumato molto potrebbe comportare problemi di natura economica.
A cura di Eugenio Tinto
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La vita dei fumatori non è mai stata facile, soprattutto negli ultimi anni. Agli inizi il divieto di fumo si limitava ai soli locali pubblici, una legge che ha diviso i più ma che comunque ha portato i suoi vantaggi. Una proposta vorrebbe vietare il fumo anche a chi guida una automobile, adducendo la motivazione che il fumare costituirebbe una fonte di distrazione ulteriore, alla stregua del cellulare per intenderci. La sicurezza sempre e prima di tutto, anche dei vizi.

Adesso giunge un dato fornito da CarNext, agenzia che ogni anno vende circa 36.000 vetture, secondo il quale una automobile nella quale si è fumato molto subirebbe un deprezzamento di ben 600 euro. La causa di questa perdita di valore sarebbe  ricercare nella puzza di sigaretta che permane nonostante una abbondante areazione dell’abitacolo e dagli aloni che il fumo causerebbe sulla tappezzeria dell’auto.

“L'abitudine di fumare in auto -spiega Franco Oltolini, direttore di CarNext- si rivela quindi dannosa anche per il portafoglio dell'automobilista, oltre ad avere effetti negativi sulla salute degli occupanti del veicolo e sulle condizioni di sicurezza della circolazione. Questo dato dovrebbe far riflettere i conducenti che fumano in auto, tanto più che questa possibilità sembra avere i giorni contati". Intanto paesi come San Marino e in alcuni regioni  del Canada il divieto di fumo in auto è diventato effettivo: la caccia alle streghe è ufficialmente cominciata grazie a Enrico Gelpi.

Eugenio Tinto

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