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Le “cattive” abitudini in auto e moto che, per fortuna, sono sparite

Durante gli anni ’70 e ’80 la consapevolezza sul tema sicurezza era ben diversa rispetto ad oggi. Un’intervista ha analizzato alcuni comportamenti scorretti che, col tempo, sono spariti.
A cura di Pietro Ginechesi
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Sono numerose le "cattive" abitudini degli italiani al volante.

Le auto si evolvono e diventano sempre più sicure ma uno dei maggiori fattori di rischio restano sempre le pessime abitudine al volante. In Italia la legge è riuscita ad eliminare diversi comportamenti scorretti che, durante gli anni '70 e '80, più che illegali erano vera e propria norma. Facile.it ha condotto un'indagine scoprendo quali erano le abitudini, oggi illegali, degli italiani al volante puntando l'attenzione anche sulla consapevolezza di alcune cattive abitudini che resistono tutt'ora.

I tempi in cui la cintura era un optional

Col tempo le cinture di sicurezza sono diventate un elemento chiave della sicurezza in auto.
Col tempo le cinture di sicurezza sono diventate un elemento chiave della sicurezza in auto.

Se ci fosse una classifica dei cattivi comportamenti, frutto di una scarsa consapevolezza dei rischi, il più diffuso durante gli anni '70 e '80 sarebbe sicuramente il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza. Circa il 70% degli intervistati dichiara che durante questo ventennio nessuno allacciava le cinture di sicurezza. Il Codice della Strada ha previsto il montaggio obbligatorio delle cinture di sicurezza su tutte le auto nel 1976 ma solo nel 1988 è stato reso obbligatorio anche l'utilizzo effettivo delle stesse. Col tempo la cintura è diventata un importante alleato in tema di sicurezza e la percentuale odierna è calata ad un drastico 7%. Il discorso purtroppo è valido solo per i sedili anteriori: un preoccupante 86% degli intervistati ha dichiarato che non allacciano le cinture se siedono nei sedili posteriori.

I pisolini sdraiati sul sedile e i viaggi nel bagagliaio

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Il bagagliaio della Suzuki Ignis. @Fanpage.it

Dopo le cinture, la corretta postura gioca un ruolo fondamentale nella sicurezza in auto. L'indagine ha analizzato numerosi comportamenti scorretti legati al modo di sedersi in auto. Gli italiani risultano piuttosto "nostalgici" nei confronti di alcune cattive abitudini che col tempo sono sparite, tre quarti degli intervistati rimpiangono i lunghi viaggi sdraiati sul sedile posteriore ed il 37% ricorda di aver passato molto tempo stesi sulla cappelleria o con le spalle al finestrino. Il 12% sedeva nel bagagliaio ed il 9% si alternava tra bagagliaio e sedili. Il discorso sulla sicurezza dei bambini è stato approfondito da numerose campagne di sensibilizzazione, soprattutto riguardo l'utilizzo del seggiolino: meno del 45% dei genitori li utilizzava tra gli anni '70 e '80. L'intervista segnala anche che il 26% delle persone ricorda di aver viaggiato in braccio al genitore sul sedile passeggero anteriore.

I bambini e le due ruote

Passando alle due ruote, le cattive abitudini sono ben diverse ma nettamente più pericolose. Il 21% degli intervistati ha dichiarato che, da bambino, saliva in sella insieme ai genitori prima di aver compiuto i 5 anni. Il 26% di questi conferma il mancato utilizzo del casco ed il 20% dichiara che viaggiava schiacciato tra i due genitori. Queste abitudini sono netto disuso e, ad oggi, solo il 5% dichiara di portare sullo scooter bambini di età inferiore a 5 anni.

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