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L’imbarazzo di Bottas: “Ordine di scuderia difficile da accettare, ma capisco il team”

Il pilota finlandese: “Non mi aspettavo l’ordine di scuderia, ma capisco le ragioni del team. Per me non è un giorno facile, ciò che ha fatto la differenza è che Hamilton è in lotta per il campionato e io no”, ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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A tenere banco, nelle ore successive al Gran Premio di Russia, non è tanto la vittoria di Lewis Hamilton, l'ottava in stagione dell'inglese, quanto il modo in cui è arrivata: decisivo, infatti, è stato l'ordine di scuderia con il quale la Mercedes ha chiesto a Valtteri Bottas di scansarsi facendo passare il leader del mondiale e mettendosi in protezione tra lui e Vettel.

Valtteri Bottas - LaPresse
Valtteri Bottas – LaPresse

Il finlandese prova a difendere la propria scuderia

Un comportamento, quello della Mercedes, che non è andato giù agli appassionati della Formula 1, pronti a criticare la strategia della scuderia anglo-tedesca. La più penalizzata di tutti, però, non è stata la Ferrari, ma lo stesso Bottas che si è visto privato di una vittoria che, soprattutto dopo aver conquistato la pole position ed essere stato davanti al compagno di squadra per gran parte della gara, sembrava meritata. Il finlandese, nonostante lo sgarbo ricevuto, a fine gara ha provato, non senza qualche imbarazzo, a giustificare il comportamento del team.

Non mi aspettavo l’ordine di squadra, è stato difficile accettarlo perché eravamo davanti e tutto stava andando per il meglio. Capisco però il punto di vista del team e le loro ragioni, fa parte del gioco – sono state le sue parole ai cronisti presenti sul circuito russo – . Non è un giorno facile. Come squadra, abbiamo raccolto il numero massimo di punti, che è positivo. So anche che Lewis è nella lotta per il titolo. Per la squadra non avrebbe avuto importanza chi tra me e Lewis avrebbe vinto, ciò che ha fatto la differenza è che Hamilton è in lotta per il campionato.

Bottas, nonostante la delusione, prova a giustificare la Mercedes puntando l'accento sul fatto che Hamilton è in lotta per il mondiale mentre lui è ormai tagliato fuori dai giochi. Un comportamento, quello del finlandese, che dimostra ancora una volta come il numero 77 sia un vero e proprio uomo squadra, un gregario di lusso per la scuderia di Brackley e per Lewis Hamilton che, qualora dovesse riuscire a conquistare il quinto titolo mondiale della carriera, dovrebbe ringraziare in particolar modo proprio il suo compagno di squadra.

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