L’ironia di Zanardi contro il meme offensivo: “Ecco l’immagine giusta di me al mare”
Alex Zanardi è un campione in pista – come testimoniano sia i successi al volante sia quelli ai giochi paralimpici di Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016 – e anche fuori dove non perde occasione per dare preziosi insegnamenti di vita; il bolognese, infatti, è stato spesso autore di grandi imprese ma anche di piccoli gesti dal valore fortemente simbolico come quello pubblicato sul proprio profilo Twitter con il quale ha usato l'ironia per risponde a un meme decisamente offensivo.
L'ironia del campione contro gli haters
La storia risale all'anno scorso quando si era diffuso un meme che prendeva di mira la disabilità del campione italiano, costretto a subire l'amputazione di entrambe le gambe in seguito a un terribile incidente in pista il 15 settembre 2001, sul circuito tedesco del Lausitzring. Utilizzando la tipica posa delle persone che fotografano le proprie gambe distese sul lettino quando sono in spiaggia, il meme metteva insieme scatti di una donna, di un uomo, una finta foto dello stesso Zanardi privo di gambe e di Andrea Bocelli con un pascolo verde, riferimento per niente simpatico al fatto che il cantante è non vedente. Lo stesso Zanardi, però, a distanza di un anno ha deciso di usare l'ironia per cancellare del tutto quella parentesi postando una vera foto di lui al mare sulla propria bacheca Twitter. "Ve la ricordate quella di: ‘Zanardi al mare'? Ecco, questa è l'immagine giusta!" il suo epico commento che ha scatenato le risate e l'approvazione di tutto il popolo di internet.
Tantissimi i like e le condivisioni per il suo post: Zanardi, infatti, ha scelto l'arma dell'ironia per sconfiggere gli haters. Non è la prima volta che l'atleta affronta l'argomento: già a marzo 2018, dopo pochi giorni dall'uscita del meme offensivo, era stato lui stesso a voler sdrammatizzare con una battuta: "Almeno mettetemi su uno yatch" erano state le sue parole riferite agli autori del meme. L'ennesima dimostrazione da parte del bolognese della sua grande ironia e del modo di affrontare la vita che lo rende un campione in pista e non solo.