Diretta da Termas de Rio Hondo del secondo round del calendario del Motomondiale.
Valentino Rossi: "Punti importanti, mancato il feeling con la seconda moto"
Secondo al traguardo, Valentino Rossi è ovviamente soddisfatto della piazza d'onore: "All'inizio della seconda gara ho avuto qualche difficoltà – ha detto Rossi al parco chiuso – Non sono riuscito a trovare subito il ritmo. Con la prima moto sono stato veloce, e sono riuscito a lottare con Marqeuz. Ma alla ripartenza con la seconda moto non ho avuto la stessa sensazione. Sono partito male, e poi sempre lento. Non sono riuscito a girare come con la prima moto, e alla fine se Iannone e Dovizioso non fossero caduti, non sarei stato sul podio. Quindi è un ottimo risultato, con punti importanti e primo podio stagionale"
Pedrosa: "Gara terribile ma fortunata, caduti sia Lorenzo che Ducati"
Terzo alla bandiera a scacchi dopo che le due Ducati si sono autoliminate per un'ingresso repentino di Iannone su Dovizioso che ha innescato la caduta. "La gara è stata tremenda, dalla prima curva fino alla fine, ho provato a tenere la traiettoria ma forse la giornata più fortunata la mia carriera, visto che sono caduti tutti"
Marquez vince il Gp di Argentina, Rossi secondo. Pedrosa sul podio
Marquez vince il Gp di Argentina scattando dalla pole, come già successo nel 2014 al primo anno sul circuito argentino di Termas de Rio Hondo. Secondo posto per Valentino Rossi che trova strada libera dopo l'incidente all'ultimo giro tra Iannone e Dovizioso, finito sotto investigazione. Pedrosa completa il podio.
ORDINE DI ARRIVO MOTOGP
Gp di Argentina, Termas de Rio Hondo 03/04/2016
Pos. / Punti / Num. / Pilota / Nazione / Team / Moto / Km/h / Tempo / Distanza
1 25 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 168.4 34'13.628
2 20 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 167.8 +7.679
3 16 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 166.2 +28.100
4 13 50 Eugene LAVERTY IRL Aspar Team MotoGP Ducati 165.5 +36.542
5 11 8 Hector BARBERA SPA Avintia Racing Ducati 165.5 +36.711
6 10 44 Pol ESPARGARO SPA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 165.4 +37.245
7 9 6 Stefan BRADL GER Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 165.1 +41.353
8 8 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 164.4 +50.709
9 7 53 Tito RABAT SPA Estrella Galicia 0,0 Marc VDS Honda 164.4 +50.983
10 6 19 Alvaro BAUTISTA SPA Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 163.6 +1'01.388
11 5 41 Aleix ESPARGARO SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 163.0 +1'08.868
12 4 51 Michele PIRRO ITA OCTO Pramac Yakhnich Ducati 162.2 +1'18.987
13 3 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 161.1 +1'33.419
Non classificato
29 Andrea IANNONE ITA Ducati Team Ducati 167.8 1 Giro
35 Cal CRUTCHLOW GBR LCR Honda Honda 164.2 1 Giro
25 Maverick VIÑALES SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 167.5 3 Giri
45 Scott REDDING GBR OCTO Pramac Yakhnich Ducati 165.2 5 Giri
76 Loris BAZ FRA Avintia Racing Ducati 161.7 8 Giri
99 Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 167.9 15 Giri
43 Jack MILLER AUS Estrella Galicia 0,0 Marc VDS Honda 166.8 17 Giri
68 Yonny HERNANDEZ COL Aspar Team MotoGP Ducati 164.1 18 Giri
Iannone e Dovizioso si auto-eliminano, Ducati fuori
Si infiamma la lotta per la seconda posizione tra Dovizioso e Iannone. Iannone tenta l'assalto al compagno di squadra, ma nella manovra scivola e travolge Dovizioso. L'abruzzese è entrato all'interno, perde l'anteriore e butta fuori Dovizioso.
Lotta tra italiani, Dovizioso fila via
Duello a due giri alla bandiera a scacchi. Iannone supera Rossi, Dovizioso ne approfitta e supera entrambi. Il folivese è secondo davanti a Iannone e Rossi. Marquez cavalca verso la vittoria.
Vinales cade alla curva 1, strada libera per Iannone
Il catalano della Suzuki perde l'anteriore alla curva 1 e scivola lungo la traiettoria. Strada libera per Andrea Iannone che vede Rossi più vicino.
Vinales tenta l'assalto, Rossi mantiene la posizione
Maverick Vinales tenta il primo assalto su Valentino Rossi ma il pesarese riesce a mantenere la seconda posizione. Problemi per Scott Redding
Vinales recupera su Rossi, a ridosso anche le Ducati
Marquez viaggia in solitaria mentre alle sue spalle Vinales ha ormai messo Rossi nel mirino. Continua la bagarre tra le Ducati di Iannone e Dovioso ormai a ridosso.
Marquez prende il largo, Rossi in difficoltà
Dopo il cambio moto Marquez riesce a imprimere un gran ritmo e a mettere un importante gap su Rossi (2.788 secondi). Valentino Rossi dopo il cambio gomme sembra essere in difficoltà e gira 1 secondo più lento di Marquez.
Marquez e Rossi, insieme al cambio moto
Ai box iniziano i cambi moto ma in testa alla corsa Marquez e Rossi sono in piena lotta. Al termine del giro rientrano insieme per il cambio moto.
Rossi tenta l'assalto, Marquez risponde
La lotta tra Dovizioso e Iannone fa perdere tempo alle due Ducati nei confronti dei piloti di testa. Marquez guida la corsa mentre Valentino Rossi tenta l'assalto ma finisce lungo. Lo spagnolo recupera la posizione. Si prepara il cambio moto ai box.
Bagarre tra Dovi e Iannone, cade Lorenzo
Si accende la lotta per la terza piazza tra le due Ducati ufficiali. Caduta di Lorenzo che perde il controllo alla curva 1. Nessuna conseguenza per il maiorchino che scivola lungo e butta via il lavoro del weeekend.
Marquez scavalca Rossi e Dovi in un giro
Marquez inizia a imprimere il suo ritmo e infila prima Valentino Rossi e poi Andrea Dovizioso. Lo spagnolo si porta al comando della corsa.
Andrea Dovizioso al comando della corsa, mentre Valentino Rossi prova un primo attacco sul forlivese. Marquez attaccato ai due ha messo metri importanti su Vinales
Dovizioso si porta al comando
Partiti! Scatta bene Andrea Dovizioso che si porta al comando del gruppo. Ottimo lo spunto di Valentino Rossi che riesce a portarsi in seconda posizione seguito da Marc Marquez che dalla pole si trova in terza posizione. Quarto Vinales, quinto Iannone, sesto Lorenzo.
Gara asciutta, cambio moto obbligatorio
Piloti che lasciano lo schieramento di partenza per il giro di ricognizione. Pista non perfettamente asciutta che la maggior parte dei piloti affronterà con posteriore morbida, la stessa mescola con cui Scott Redding aveva avuto problemi nelle libere 4. Gara ridotta a 20 giri e spezzata in due, con cambio moto obbligatorio dal 9° all'11° giro.
Marquez in pole, Rossi e Lorenzo in prima fila
Terza pole nelle tre edizioni del Gp di Argentina fino ad oggi disputate, la 59esima in carriera per Marc Marquez che scavalca Mick Doohan nel numero di partenze al palo in carriera, a quota -2 pole da Valentino Rossi e -3 da Jorge Lorenzo che in Qatar ha portato a 62 il record di pole per un pilota del Motomondiale. Nel weekend, il due volte iridato della Honda sembra essere tornato il Marquez di sempre, aggressivo e capace di far scorrere il posteriore su una pista sporca e che ha creato non pochi problemi alle gomme Michelin, al banco di prova del Termas de Rio Hondo dopo il rientro nella gara di Losail.
Nel cercare il limite, Marquez rischia qualcosa in più alla prima staccata, finendo per perdere l’anteriore e rotolare sulla ghiaia della via di fuga. Nessuna conseguenza per el Cabroncito, già incappato nello stesso errore nel terzo turno di libere. “Cose che possono accadere” aveva chiosato a fine giornata.
Prima fila in griglia per le Yamaha di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo che nel fine settimana hanno sofferto le difficili condizioni della pista ma che nelle libere di ieri hanno trovato un buon bilanciamento, specialmente con mescola media, costruendo costanza sia sul passo che nel giro veloce. Pronti a non togliere il fiato dal collo del terzetto in testa, il veterano della Honda Dani Pedrosa e le Ducati di Andrea Iannone e Andrea Dovizioso, che con il quinto e sesto tempo in qualifica completano la seconda fila della griglia di partenza.
GRIGLIA DI PARTENZA MOTOGP
Gran Premio di Argentina, Termas de Rio Hondo 03/04/2016
Pos. / Num. / Pilota / Nazione / Team / Moto / Km/h / Tempo
1a fila
1 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 315.3 1'39.411
2 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 317.4 1'39.786
3 99 Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 317.5 1'39.944
2a fila
4 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 317.0 1'40.011
5 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 323.4 1'40.198
6 29 Andrea IANNONE ITA Ducati Team Ducati 325.1 1'40.272
3a fila
7 25 Maverick VIÑALES SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 317.6 1'40.375
8 8 Hector BARBERA SPA Avintia Racing Ducati 317.2 1'40.524
9 35 Cal CRUTCHLOW GBR LCR Honda Honda 313.6 1'40.528
4a fila
10 44 Pol ESPARGARO SPA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 316.1 1'40.654
11 41 Aleix ESPARGARO SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 313.3 1'40.708
12 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 315.3 1'40.893
5a fila
13 76 Loris BAZ FRA Avintia Racing Ducati 315.3 1'40.744 0.192 / 0.029
14 45 Scott REDDING GBR OCTO Pramac Yakhnich Ducati 320.7 1'40.750 0.198 / 0.006
15 43 Jack MILLER AUS Estrella Galicia 0,0 Marc VDS Honda 316.7 1'40.881 0.329 / 0.131
6a fila
16 6 Stefan BRADL GER Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 314.3 1'40.897 0.345 / 0.016
17 50 Eugene LAVERTY IRL Aspar Team MotoGP Ducati 322.1 1'40.990 0.438 / 0.093
18 51 Michele PIRRO ITA OCTO Pramac Yakhnich Ducati 319.7 1'41.116 0.564 / 0.126
7a fila
19 53 Tito RABAT SPA Estrella Galicia 0,0 Marc VDS Honda 315.2 1'41.157 0.605 / 0.041
20 19 Alvaro BAUTISTA SPA Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 313.3 1'41.611 1.059 / 0.454
21 68 Yonny HERNANDEZ COL Aspar Team MotoGP Ducati 317.9 1'41.692 1.140 / 0.081
Gara ridotta a 20 giri. Se asciutto, sarà flag to flag
Dopo l’incidente di Scott Redding per una gomma posteriore che ha iniziato a sfaldarsi mentre era in pista per il quarto turno di libere, Michelin aveva deciso di ritirare entrambe le specifiche e di sostituirle con una nuova gomma posteriore caratterizzata da una costruzione più rigida che i piloti avrebbero dovuto provare nella giornata di domenica in un turno supplementare al warm up del mattino, prima del loro utilizzo in gara. A sconvolgere i piani del fornitore francese, ci ha pensato la pioggia iniziata a cadere al mattino, portando alla cancellazione del turno extra, rimandando un eventuale collaudo al warm up, qualora le condizioni della pista fossero state quelle di asciutto. Ma su un asfalto ancora bagnato da una leggera pioggia, la prova del compound sostitutivo è stata annullata, lasciando invariata l’allocazione a disposizione dei piloti in vista della gara.
La distanza di gara è ridotta da 25 a 20 giri indipendentemente dalle condizioni di asciutto o di bagnato.
Se alla partenza della gara della MotoGP ci saranno condizioni di asciutto, i piloti potranno utilizzare le due specifiche a disposizione al posteriore, ma la gara sarà flag to flag, ridotta a 20 giri con un cambio moto obbligatorio alla fine del giro 9, 10 o 11. Qualora dovesse iniziare a piovere, la Direzione Gara si riserva di esporre la bandiera rossa*, per cui i piloti dovranno rientrare in pit lane. I team avranno 15 minuti a disposizione tra l'esposizione della bandiera rossa e la riapertura della pit lane per la seconda parte della gara che sarà di 10 giri. *Se saranno stati completati 13 giri, la corsa sarà considerata finita.
Se alla partenza della MotoGP ci saranno condizioni di bagnato (wet race) ma la pista dovesse asciugarsi, la Direzione Gara deciderà se e quando esporre la bandiera rossa* per interrompere il turno. Si procederà quindi a una nuova procedura di partenza su asciutto per una gara ridotta a 10 giri. Dovesse tornare a piovere, ai piloti sarà consentito cambiare moto regolarmente. In nessuna condizione sarà consentito l’uso della gomma intermedia. *Se saranno stati completati 13 giri, la corsa sarà considerata finita.
Iannone vola sul bagnato
Su pista bagnata è Andrea Iannone a mostrare grande fiducia con tempi vicinissimi a quelli delle Honda di Pedrosa e Marquez chiuse in un fazzoletto di millesimi. Prove di cambio moto e back to back tra le opzioni da bagnato a disposizione dei piloti, con Valentino Rossi non troppo distante dai piloti di testa e che paga un ritardo di 3 decimi dall’abruzzese della Ducati. Vicinissimo alle sue spalle Andrea Dovizioso. Crollo di Lorenzo che sul bagnato paga quasi 2 secondi di ritardo.
Marc: “Ora guardo Vale con occhi diversi”
Nella passata stagione, al Termas de Rio Hondo era Valentino Rossi a cantar vittoria dopo la rimonta su Marc Marquez in testa alla corsa. Lo spagnolo aveva provato a resistere all’assalto del pesarese ma nella lotta era incappato in un contatto con il posteriore della Yamaha, cadendo all’ultimo giro. Una manovra da manuale quella del Dottore con liberarsi dell’avversario alle spalle che aveva mandato in confusione el Cabroncito, impegnato nel duello con la sua voglia di strafare più che in quello con il pesarese. In quell’occasione, Marquez aveva evitato di criticare Rossi: “Resta un idolo, c’è sempre da imparare da lui” diceva in sua difesa.
A un anno da quell’episodio, il primo dei tre scontri diretti insieme ad Assen e Sepang che avrebbe portato alla rottura tra i due, Marquez ha cambiato punto di vista sul pesarese. Così, quando gli è stato chiesto se Rossi rappresentasse ancora il suo idolo sportivo, Marc ha risposto:
Valentino è un riferimento per tutti con tutti gli anni nelle corse, ma ora lo guardo con occhi diversi".
Lorenzo cerca l’allungo in Argentina
Sigillato il Gp del Qatar con una cerniera con cui chiudere le polemiche di un mondiale partito tra i battibecchi in pista con il compagno di squadra e la tensione interna in Yamaha per questioni contrattuali, Jorge Lorenzo è pronto a difendere la vetta della classifica iridata in Argentina, seconda tappa del calendario iridato e primo dei due round della trasferta oltreoceano del Motomondiale che si sposterà rapidamente in Texas, ad Austin, per il Gp delle Americhe, la prossima settimana. Il maiorchino affronta il Termas de Rio Hondo con la consapevolezza che questo circuito nelle due gare fino ad oggi disputate è stato un suo tallone di Achille, con all’attivo un solo podio, nel 2014 alle spalle di Marquez e Pedrosa. Ma forte di una perfezione motoristica mostrata a Losail, il maiorchino potrebbe tentare l’allungo in una gara decisiva per mantenere la leadership del mondiale.