Diretta da Termas de Rio Hondo del secondo round del calendario del Motomondiale.
Gara ridotta a 20 giri. Se asciutto, sarà flag to flag
Dopo l’incidente di Scott Redding per una gomma posteriore che ha iniziato a sfaldarsi mentre era in pista per il quarto turno di libere, Michelin aveva deciso di ritirare entrambe le specifiche e di sostituirle con una nuova gomma posteriore caratterizzata da una costruzione più rigida che i piloti avrebbero dovuto provare nella giornata di domenica in un turno supplementare al warm up del mattino, prima del loro utilizzo in gara. A sconvolgere i piani del fornitore francese, ci ha pensato la pioggia iniziata a cadere al mattino, portando alla cancellazione del turno extra, rimandando un eventuale collaudo al warm up, qualora le condizioni della pista fossero state quelle di asciutto. Ma su un asfalto ancora bagnato da una leggera pioggia, la prova del compound sostitutivo è stata annullata, lasciando invariata l’allocazione a disposizione dei piloti in vista della gara.
La distanza di gara è ridotta da 25 a 20 giri indipendentemente dalle condizioni di asciutto o di bagnato.
Se alla partenza della gara della MotoGP ci saranno condizioni di asciutto, i piloti potranno utilizzare le due specifiche a disposizione al posteriore, ma la gara sarà flag to flag, ridotta a 20 giri con un cambio moto obbligatorio alla fine del giro 9, 10 o 11. Qualora dovesse iniziare a piovere, la Direzione Gara si riserva di esporre la bandiera rossa*, per cui i piloti dovranno rientrare in pit lane. I team avranno 15 minuti a disposizione tra l'esposizione della bandiera rossa e la riapertura della pit lane per la seconda parte della gara che sarà di 10 giri. *Se saranno stati completati 13 giri, la corsa sarà considerata finita.
Se alla partenza della MotoGP ci saranno condizioni di bagnato (wet race) ma la pista dovesse asciugarsi, la Direzione Gara deciderà se e quando esporre la bandiera rossa* per interrompere il turno. Si procederà quindi a una nuova procedura di partenza su asciutto per una gara ridotta a 10 giri. Dovesse tornare a piovere, ai piloti sarà consentito cambiare moto regolarmente. In nessuna condizione sarà consentito l’uso della gomma intermedia. *Se saranno stati completati 13 giri, la corsa sarà considerata finita.
Iannone vola sul bagnato
Su pista bagnata è Andrea Iannone a mostrare grande fiducia con tempi vicinissimi a quelli delle Honda di Pedrosa e Marquez chiuse in un fazzoletto di millesimi. Prove di cambio moto e back to back tra le opzioni da bagnato a disposizione dei piloti, con Valentino Rossi non troppo distante dai piloti di testa e che paga un ritardo di 3 decimi dall’abruzzese della Ducati. Vicinissimo alle sue spalle Andrea Dovizioso. Crollo di Lorenzo che sul bagnato paga quasi 2 secondi di ritardo.
Marc: “Ora guardo Vale con occhi diversi”
Nella passata stagione, al Termas de Rio Hondo era Valentino Rossi a cantar vittoria dopo la rimonta su Marc Marquez in testa alla corsa. Lo spagnolo aveva provato a resistere all’assalto del pesarese ma nella lotta era incappato in un contatto con il posteriore della Yamaha, cadendo all’ultimo giro. Una manovra da manuale quella del Dottore con liberarsi dell’avversario alle spalle che aveva mandato in confusione el Cabroncito, impegnato nel duello con la sua voglia di strafare più che in quello con il pesarese. In quell’occasione, Marquez aveva evitato di criticare Rossi: “Resta un idolo, c’è sempre da imparare da lui” diceva in sua difesa.
A un anno da quell’episodio, il primo dei tre scontri diretti insieme ad Assen e Sepang che avrebbe portato alla rottura tra i due, Marquez ha cambiato punto di vista sul pesarese. Così, quando gli è stato chiesto se Rossi rappresentasse ancora il suo idolo sportivo, Marc ha risposto:
Valentino è un riferimento per tutti con tutti gli anni nelle corse, ma ora lo guardo con occhi diversi".
Lorenzo cerca l’allungo in Argentina
Sigillato il Gp del Qatar con una cerniera con cui chiudere le polemiche di un mondiale partito tra i battibecchi in pista con il compagno di squadra e la tensione interna in Yamaha per questioni contrattuali, Jorge Lorenzo è pronto a difendere la vetta della classifica iridata in Argentina, seconda tappa del calendario iridato e primo dei due round della trasferta oltreoceano del Motomondiale che si sposterà rapidamente in Texas, ad Austin, per il Gp delle Americhe, la prossima settimana. Il maiorchino affronta il Termas de Rio Hondo con la consapevolezza che questo circuito nelle due gare fino ad oggi disputate è stato un suo tallone di Achille, con all’attivo un solo podio, nel 2014 alle spalle di Marquez e Pedrosa. Ma forte di una perfezione motoristica mostrata a Losail, il maiorchino potrebbe tentare l’allungo in una gara decisiva per mantenere la leadership del mondiale.