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Jorge Lorenzo in pista a Barcellona con il casco di Anna Vives

Prima giornata di prove libere sul circuito di Montmelò. Per Lorenzo il miglior tempo del turno mattutino e il secondo crono nel pomeriggio, a 49 millesimi di ritardo da Rossi. Il maiorquino: “Con la gomma nuova avrei potuto togliere il mezzo secondo”.
A cura di v.a.
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Sul rovente asfalto del Montmelò si conclude la prima giornata di prove libere del GP di Catalunya. Jorge Lorenzo, il più veloce della sessione mattutina e secondo nel pomeriggio, è sia apparso particolarmente toccato al termine del secondo turno. Negli ultimi giri della sessione pomeridiana, il suo compagno di squadra, Valentino Rossi, è riuscito a firmare il miglior tempo, a mezzo secondo dal maiorquino della Yamaha. Il Campione del mondo in carica attribuisce questo risultato alle gomme, alla scelta differente rispetto a Rossi e alle Honda, all'aver provato con le stesse per tutto il turno. Lorenzo non è pienamente soddisfatto del suo venerdì ma positivo per la gara di domenica: “Mi manca un po' di fiducia in sella per essere più regolare ha dichiarato al termine del secondo turno. “Sapevo che Valentino avrebbe provato la gomma dura. Volevo sapere la sua opinione prima di montarla. Ma mi hanno detto che non andava tanto bene. Allora ho continuato con la morbida, ma giro dopo giro è peggiorata molto e in queste condizioni è difficile mantenere un ritmo costante. Per trovare quella costanza, abbiamo provato due setting che non sono andati bene. Per domani avremo le idee un po’ più chiare”. Le temperature del circuito catalano non hanno di certo avvantaggiato la sua Yamaha: “Sicuramente il caldo non ci aiuta molto nella performance. La gara sarà alle 2 del pomeriggio, con molto caldo. Dobbiamo lavorare nelle condizioni che ci saranno” confessa Jorge che domani indosserà un casco inedito per il GP di casa, realizzato da Anna Vives, una designer affetta dalla sindrome di Down, intitolato “Graffiti”.
La Yamaha, nel venerdì del Montmelò, si conferma la moto da battere anche se Lorenzo sembra non accontentarsi del passo trovato: “Dobbiamo ancora provare diverse cose sulla moto. Il mio obiettivo è girare in 1'42 medio. Nel t4 ci sono due curve molto veloci. Anche la frenata non è male. È importante fare bene il t4 e specialmente all’ultimo giro è importante andare forte per evitare il sorpasso. Perdo invece nel t1. Con la gomma nuova avremmo potuto togliere un altro mezzo secondo o anche di più. Ma siamo lì, sempre tra i tre primi.

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