Lorenzo, festa mondiale maledetta: Yamaha in fiamme e gamba ustionata
I più scaramantici non potranno non vedere in quanto accaduto a Jorge Lorenzo, un effetto dei pensieri tutt’altro che positivi dei fan di Valentino Rossi. Il pilota spagnolo infatti ha dovuto fare i conti con un pericoloso contrattempo in occasione dei festeggiamenti per la conquista del titolo mondiale della MotoGp. Un successo ottenuto in extremis in quel di Valencia grazie ad una vittoria che ha permesso di staccare il compagno di scuderia e rivale di Tavullia, penalizzato dopo l’ormai famoso contatto con Marquez sul tracciato di Sepang. Il pilota spagnolo è atterrato nella sua Maiorca nella giornata di ieri verso le 18 per dare inizio alle celebrazioni della vittoria iridata nella sua città. Dopo il classico saluto alla folla di tifosi che lo attendeva all’aeroporto, Lorenzo si è presentato con l’abbigliamento ufficiale, come se dovesse prendere parte ad un ulteriore Gran Premio, con tanto di casco, per regalare ai suoi fan una “dimostrazione” su una pista ciclabile. Nel momento però di aprire il gas, ci sono stati dei problemi tecnici sulla sua Yamaha con una nuvola di fumo che è uscita dal tubo di scarico della M1, e addirittura un piccolo principio di incendio.
A quel punto Lorenzo, spaventato, è letteralmente saltato giù dalla sella, anche se però l’incidente ha avuto delle brutte conseguenze: il centauro ha riportato delle ustioni alla gamba sinistra e ha dovuto fare ricorso alle cure mediche del caso, rientrando nei locali dell’aeroporto zoppicando. Successivamente per proseguire nella cerimonia, il campione del mondo ha utilizzato un van per arrivare al Consolato. Qui ha mostrato il trofeo mondiale ai suoi tifosi, ma non è sfuggita agli spettatori del canale TV Baleari IB3, una benda sulla gamba sinistra. Nella sede istituzionale Lorenzo ha confermato di essersi spaventato per l’accaduto, dovendo necessariamente fare ricorso poi ad un iniezione di antidolorifico per proseguire nei festeggiamenti. Queste le sue dichiarazioni sull’accaduto: “Questo è niente se paragonato a quando ho corso ad Assen subito dopo l’operazione alla clavicola”.
