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Lorenzo: “Nel paddock mi dicono ‘Dai Jorge, la gente della Ducati ti aspetta’”

Il maiorchino della Yamaha parla del suo futuro a Borgo Panigale: “I tifosi italiani sono entusiasti, lo vedo in rete e nel paddock. Resto concentrato sulla stagione in Yamaha ma ho tanta voglia di iniziare questa nuova fase”.
A cura di Valeria Aiello
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Jorge Lorenzo / Getty
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Con un ritardo di 61 punti dalla vetta e 18 dal rivale e compagno di squadra alla vigilia del GP di Aragon, Jorge Lorenzo sta vivendo un’ultima stagione complicata in Yamaha che dopo otto anni e tre titoli mondiali il maiorchino saluterà per abbracciare la sfida Ducati.

I tifosi italiani sono entusiasti, non solo in Ducati, anche i suoi appassionati – spiega Lorenzo in una lunga intervista a BT Sport – Lo vedo nelle reti social e la gente nel paddock dice ‘Dai Jorge, la gente della Ducati ti aspetta il prossimo anno".

Non parlo molto con loro, non ci siamo quasi mai visti. Sono un professionista e sono concentrato sul finire la mia stagione in Yamaha nel miglior modo possibile.

Ad ogni modo, ho tanta voglia e tanta ambizione di iniziare questa nuova fase".

Lorenzo: "Iannone? Si meritava la vittoria"

La vittoria di Andrea Iannone con la Ducati nell’ultimo Gp d’Austria gli è servita a confermare le aspettitive della Desmosedici che avrà modo di provare il prossimo 14 novembre, a Valencia, in occasione della prima sessione di test stagionali.

È stata una bella vittoria – dice lo spagnolo – perché abbiamo visto sul podio due piloti diversi, come Iannone e Dovizioso: Iannone più simile a me, ha più velocità e percorrenza in curva, e Dovizioso al contrario, frena tardi per trovarsi a metà curva.

Entrambi hanno lottato per la vittoria molto più di altri piloti, e questo significa che la moto va. Abbiamo visto che la Ducati funziona non solo in Qatar o in Austria, ma anche su altri circuiti, forse non per la vittoria, ma per il podio, e questo è positivo.

Non sarò il primo vincitore del dopo Stoner ma Iannone se lo meritava perché ha cercato la vittoria e ha corso dei rischi. Ci ha girato intorno in alcune gare e, alla fine, ha raggiunto il suo obiettivo lavorando sodo per avvicinarsi alle moto migliori".

Tornando al presente, Lorenzo ha spiegato la differenza tra la M1 e gli altri prototipi nel comportamento con le nuove Michelin sui diversi circuiti del mondiale.

In molti dicono ‘la Yamaha è la moto migliore di quest'anno’ e lo è per me ma su alcuni circuiti quando le condizioni sono perfette, senza buche la temperatura è perfetta, Yamaha con la Michelin sono il pacchetto migliore, ma quando arriva su un circuito diverso si può passare a essere settimi o decimi. Questo perché non è possibile mantenere la temperatura quando c’è troppo freddo, perché ci sono buche e la nostra moto non riesce ad assorbirle.

Con Bridgestone si arrivava in circuito e si era competitivi, si lottava per la pole e la vittoria, e il circuito successivo era più o meno la stesso. Ma adesso, con la Michelin ogni gara è una storia diversa".

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