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Lutto in casa McLaren: Tyler Alexander se ne va all’età di 75 anni

Con Bruce McLaren e Teddy Meyer era stato tra i fondatori della McLaren nel 1963. Ron Dennis: “Per noi ha rappresentato una vera colonna”.
A cura di Vito Lamorte
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Un pezzo di Formula 1 che se ne va. Nella giornata di ieri, all'età di 75 anni, si è spento Tyler Alexander, l’americano dalle mille risorse che nel 1973 si unì a Bruce McLaren e Teddy Meyer per fondare una delle scuderie più importanti della storia dell’automobilismo. Protagonista in vari titoli di Formula 1 conquistati dal team di Woking, tra cui quello del 2008 di Lewis Hamilton, Tyler Alexander ha curato anche le vetture Can Am e le monoposto per la Indy 500, con due vittorie al suo attivo. L'americano ha avuto un discreto successo come fotografo: le sue immagini sulla Formula 1 degli anni ’60 sono state pubblicate in tutto il mondo. Sul sito ufficiale della McLaren è apparsa una nota di Ron Dennis, che dopo il secondo ictus che lo ha colpito negli ultimi due anni si era preso personalmente cura di lui ed era riuscito a riservargli un posto nella miglior casa di riposo inglese perché potesse ricevere le migliori cure possibili: "Accanto a Bruce McLaren, che ha fondato la McLaren nel 1963, Tyler Alexander è stato uno dei primi pilastri della nostra squadra: ha lavorato sodo insieme a Bruce fin dai primi giorni e non avremmo potuto avere una coppia più forte di spalle per costruire la reputazione della squadra". Il Team Principal della McLaren ha voluto ricordare l'ultima esperienza di Tyler Alexander con la scuderia britannica: "Tyler ha vissuto e respirato l'aria della McLaren fino alla conclusione della stagione 2008, nel corso della quale ha giocato un ruolo importante nel garantire il successo nel campionato del mondo di Lewis Hamilton. Lui è rimasto molto legato alla squadra e con regolarità veniva a trovarci a Woking. E' un grande amico che mi manca: duro, ma umile e saggio. Lascia un patrimonio che rimarrà indelebile nella storia del motorsport internazionale".

Nella parte finale del ricordo sul sito della McLaren, Dennis ha voluto rendere omaggio al lavoratore e all'amico: "Ha ricoperto moltissime cariche all’interno del team ricercando costantemente la perfezione e impegnandosi a portare il nostro nome in tutto il mondo, negli Stati Uniti specialmente, dove ha contribuito al doppio successo nella 500 miglia di Indianapolis […] Per noi ha rappresentato una vera colonna ed è stato un amico. Era un uomo della vecchia scuola. Duro, saggio e umile. La sua impronta nel motorsport sarà indelebile".

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