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Maggiolone 1303, in Germania rinasce l’icona Volkswagen

Firmato dallo specialista tedesco Memminger, il mito della casa di Wolfburg riproposto in chiave moderna, per non rinunciare a comfort, prestazioni e sicurezza al prezzo di 83mila euro.
A cura di Valeria Aiello
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Probabilmente collezionisti e appassionati di Volkswagen strizzeranno il naso ma quella che arriva dallo specialista tedesco Georg Memminger ha tutta l’aria di essere una convincente interpretazione moderna del Maggiolone 1303, ultima versione della berlina tedesca più conosciuta al mondo. Velocità di punta oltre i 180 km/h e tutti i comfort e la comodità delle auto di nuova generazione, per una vettura perfettamente identica a quella prodotta da Volkswagen tra il 1970 e il 1980, ma costruita nel 2015 sfruttando materiali e tecnologie che a quell’epoca, probabilmente, non erano nemmeno nell’immaginario dei progettisti di Wolfsburg.

Memminger nella sua azienda di Reichertshofen, in Germania, ha pensato di ampliare l’attività di ricostruzione e di produzione di ricambi, passando all’assemblaggio di vetture d’epoca al 100% di nuova costruzione. Telaio, carrozzeria, sospensioni, tutto è di produzione attuale così come lo sono gli impianti (elettrico, carburante, idraulico) e gli accessori. Presente anche un efficiente impianto di climatizzazione.

Memminger ha scelto la generazione più evoluta delle sospensioni del Maggiolino, praticamente le stesse che Porsche utilizzò successivamente per i modelli 924 e 944. Lo sterzo, con tutti gli aggiornamenti del caso, resta quello del Beetle, anche in considerazione della facilità di manovra legata alla trazione sulle ruote posteriori, ma Memminger ha predisposto per i più pigri anche una versione con servocomando. Dalla Mini One invece i freni a disco ventilati che in questa applicazione sono dotati di pinze Conti-Teves, così come è Teves a fornire l’impianto antibloccaggio Abs. Davvero particolare il motore, che resta il Type 4 quattro cilindri boxer ma che è completamente riprogettato con cilindrata portata a 2,7 litri e lubrificazione a carter secco, come nelle auto da competizione. La potenza erogata arriva a 170 Cv ma il dato più impressionante, anche tenendo conto del peso ridotto della vettura, è la coppia che arriva a 270 Nm, un valore tale da richiedere la presenza di una frizione specifica rinforzata.

A provarla su un’autobahn tedesca è la redazione del magazine tedesco Auto Motor und Sport che nel test non ha superato i 180 km/h per non compromettere la stabilità di una vettura che era stata concepita per viaggiare a ben altre andature. Memminger non dichiara ufficialmente le prestazioni, ma dalle officine di Reichertshofen lasciano intendere che al volante del nuovo Maggiolino, sono stati toccati i 214 km/h. Una velocità impressionante per un’auto di questo tipo, che al fascino dell’epoca e alle dotazioni più moderne, accompagna un prezzo da capogiro: 83mila euro e 6 mesi di lavoro per questo ‘gioiellino' di modernità.

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