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Incidente Alonso, per Vettel non andava a più di 150 km/h

Il pilota della Ferrari era nei pressi della curva 3 nel momento dell’incidente di Alonso ed è stupito dalla dinamica dell’accaduto.
A cura di Vito Lamorte
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Ultima giornata di test concitata a Barcellona. Sul finire della mattinata Fernando Alonso è stato protagonista di un incidente che sembra dovuto ad un malore al volante. Il pilota spagnolo, dopo l'impatto contro le protezioni della curva 3, era cosciente e parlava con i medici del circuito ma, come da procedura, è stato trasferito in elicottero all'ospedale General de Catalunya. I medici del circuito hanno constatato che Fernando era in un evidente stato di agitazione. Testimone oculare dell'accaduto è Sebastian Vettel con la Ferrari SF15-T che in quel momento stava seguendo la McLaren MP4-30 Honda appena rientrata in pista dopo una sosta ai box. Secondo quanto ha raccontato il pilota dela Ferrari alla televisione tedesca, l'asturiano non stava viaggiando oltre i 150 km/h, vale a dire una velocità molto bassa per una Formula 1.

Pare che la monoposto di Alonso abbia strisciato contro il muretto dopo la curva 3 e  questo sembra portare a pensare che si sia trattato effettivamente di un malore per l'asturiano. La sospensione posteriore destra della vettura di Fernando è piegata, ma deve essere per effetto della toccata con la protezione. Non dovrebbe trattarsi di un cedimento meccanico e se l'ipotesi del malore venisse confermata, vorrebbe dire che Fernando avrebbe cercato di "parcheggiare" la macchina fuori dalla traiettoria prima di accasciarsi. La McLaren in un comunicato ufficiale sul suo sito ha confermato che Fernando Alonso è cosciente e verrà sottoposto ad accertamenti. Anche il manager del pilota spagnolo, Luis Garcia Abad, ha dichiarato: "Fernando sta bene ed è cosciente. Grazie per il vostro interessamento".

Immediato anche il tweet di auguri della Ferrari: "In bocca al lupo Fernando. All the best Fernando".

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