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Manor, Booth: “Senza Jules Bianchi non saremmo qui”

L’ex Marussia, ora Manor, non sarebbe mai tornata non fosse per onorare Jules Bianchi, bandiera del team fino al drammatico incidente dello scorso ottobre a Suzuka.
A cura di Vito Lamorte
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Dopo aver assicurato che la Manor sarà in pista la settimana prossima a Sepang, John Booth è tornato a parlare di Jules Bianchi, vittima l’anno scorso del terribile incidente nel corso del Gran Premio del Giappone, riconoscendogli il merito di aver dato un futuro al team con il nono posto di Monte Carlo. Alla base della rinascita del team britannico Booth vede proprio i due punti conquistati a Monaco dallo sfortunato pilota francese, i primi per il team e per il talento della Ferrari Driver Academy: si trattò di una prestazione che non sono stati capaci di replicare Sauber e Caterham e ha regalato alla Marussia il nono posto tra i costruttori nel 2014 e il bonus economico derivante.

Il boss John Booth in un commovente messaggio al settimanale AutoHebdo ha dichiarato: "Penso a lui costantemente e avrei voluto davvero portare in pista il suo nome a Melbourne ma non ci sono riuscito. Senza il suo contributo e i due punti conquistati a Montecarlo non saremmo qui. Nessun investitore infatti, si sarebbe lasciato convincere del nostro potenziale. Partecipare al mondiale 2015 è inoltre un dovere nei confronti di suo padre Philippe che all’ospedale di Nizza mi ha chiesto di non mollare e di fare tutto il possibile per proseguire. Per noi Jules è fonte d’ispirazione per come conduceva la vita e la professione. Forse la nostra permanenza non sarà di grande aiuto, ma con ciò vogliamo affermare che il tempo della bandiera a scacchi non è ancora arrivato. I nostri destini saranno sempre collegati. Quest’inverno abbiamo dimostrato che si possono spostare le montagne, di conseguenza manteniamo viva la speranza che anche lui, un giorno, sarà in grado di vincere la sua importante battaglia".

Jules Bianchi purtroppo non è in pista e la Manor al momento ha in squadra Will Stevens e Roberto Merhi. Una line-up costituita da rookie che contano qualche uscita nelle libere e una gara all’attivo e  cambierà, con molta probabilità, almeno un suo componente nel corso della stagione.

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