Manor, futuro in dubbio: verrà restituito solo l’1% ai creditori
Continuano ad essere evidenti i problemi della Manor. Nata dalle ceneri della Marussia, finita in amministrazione nel mese di ottobre dello scorso anno, il team è stato salvato il mese scorso ma non è riuscito a portare in pista le due monoposto nella gara d'apertura del Mondiale 2015 che si è tenuta ieri in Australia. Il suo futuro è in forte dubbio. Secondo i documenti pubblicati venerdì da amministratori della FRP Advisory, il team salvato da Company Voluntary Arrangement (CVA)estinguerà il debito con "un contributo di circa 500.000 pound un debito di 31.4 milioni di sterline. Una somma notevolmente inferiore a quella originaria, visto che gli oltre 200 creditori chirografari riceveranno soltanto con 1,262 pence per ogni sterlina di credito". Ciò significa che, allo stato attuale, non sarà possibile ottenere circa il 99% dei soldi dalla Manor. Sostanzialmente, si tratta di meno dell’1,3% della cifra originariamente dovuta. I grandi perdenti di questo triste stato di cose sono le persone e le aziende che devono ricevere gli stipendi e gli arretrati dalla scuderia britannica: sono circa 200 i creditori, per un totale di 31,4 milioni di sterline, che riusciranno ad ottenere solo una piccolissima parte di questa cifra. A riportare queste cifre è Christian Sylt sul Daily Telegraph.
Sono tre le più grandi fatture non pagate: 1 milione di sterline nei confronti di Pirelli, 7,1 milioni alla McLaren per la fornitura di galleria del vento e dei servizi simulatore e 15.2 milioni alla Ferrari per la fornitura di motori V6. Tuttavia, nell'elenco dei creditori vengono aziende con risorse di gran lunga inferiori. La ditta Hospitality Freeman deve ricevere 959,984.88 sterline ma ne otterrà solo 12,115.01. Una perdita di 947.000 £. La Formula Medicine, studio di fisioterapia gestito dall'ex medico di Robert Kubica, Riccardo Ceccarelli, non è stato pagato per circa 34,028.38 sterline e ne riceverà solo 429,39. Le vittime sono molte.
Molti avevano applaudito il tentativo di Manor di andare in Australia e veniva sostenuta la storia di quella squadra "dà a tutti la speranza". Diciamo che non è proprio così. Le difficoltà ci sono e lo sappiamo, ma andatelo a dire ai creditori che non vedranno il 99% del denaro a loro dovuto. Avendo i problemi finanziari causato tanto dolore a diverse aziende in questo sport, la Manor non avrebbe dovuto essere riaccolta nella comunità della Formula 1. Ricordando il "no money, no honey" di Arrivabene, pare che la strada verso la piena tranquillità di Manor Marussia sia ancora lunga e irta di ostacoli. Come finirà questa ennesima storia parallela alla vita del circus?