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Marquez, cinque mondiali in sette anni

Il più giovane vincitore della MotoGp conquista matematicamente il suo terzo titolo in top class, in quinto in carriera con gli allori del 2010 e 2012.
A cura di Valeria Aiello
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Cinque titoli di campione del mondo nel Motomondiale, dal primo in classe 125cc nel 2010, all’ultimo del 2016 in MotoGP, vinto matematicamente in Giappone con tre gare di anticipo rispetto alla fine del mondiale. Lo spagnolo della Honda ripartiva dalle polemiche dell’ultimo mondiale che lo hanno fatto crescere e comprendere quanto sia importante non perdere calma e concentrazione durante tutta la stagione. Già dalla prima gara, in Qatar, Marquez ha mostrato grande lucidità in sella a una RC213V che, più delle moto rivali, ha sofferto il passaggio a centralina unica e gomme Michelin. Terzo sul podio della prima gara stagionale, Marquez ha infilato le prime due vittorie in Argentina e Austin, poi al Sachsenring e ad Aragon, quindi a Motegi, sulla pista di proprietà della Honda dove aveva anche nel 2014 aveva centrato anche l’ultimo mondiale. 55 vittorie, 64 pole e 89 podi per il 23enne di Cervera in carriera che coglie il terzo titolo mondiale in quattro anni.

Dal suo esordio, nel 2008, Marquez ha mostrato subito di avere gran manico, fino al passaggio con la Derbi, nel 2010, con cui ha iniziato a concretizzare nel mondiale. Dieci le vittorie in quella stagione e primo titolo iridato. Poi il passaggio in Moto2 e il mondiale nel 2012, quindi il grande passo in MotoGp in sella alla Honda lasciata libera da Casey Stoner.

A partire dal suo anno da rookie in MotoGp, Marquez ha rinverdito i record del Motomondiale, dalla vittoria di Austin 2013 con cui è diventato pilota più giovane a trionfare in un Gp della massima categoria (20 anni e 60 giorni). Poi l’incredibile stagione del 2014 che Marquez ha iniziato vincendo dal Qatar, senza lasciare il gradino più alto del podio per dieci gare di fila. A interrompere il filotto, era il compagno di squadra, Dani Pedrosa, a Brno, ma il suo vantaggio nel mondiale è tanto grande da permettergli di centrare il secondo alloro con la piazza d’onore a Motegi. Sempre in Giappone, due anni più tardi, Marquez è riuscito nell’impresa, figlia di una difficile stagione 201 per il duro scontro con Valentino Rossi, dopo anche le accuse di biscottone. Complici errori e sfortuna dei rivali della Yamaha, Marquez ha accumulato un importante vantaggio durante la stagione e, dopo il trionfo di due settimane da ad Aragon, conquista la vittoria in Giappone, la quinta stagionale che gli permette di chiudere matematicamente la partita iridata 2016 con tre gare di anticipo rispetto alla fine del mondiale.

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