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Marc Marquez svela i segreti della Honda CBR, la nuova Superbike del Mondiale

Il campione della Honda ha provato la nuova CBR1000RR-R Fireblade, il modello dal quale deriverà la moto con cui HRC tornerà nel campionato Sbk con un suo team ufficiale. A difendere i colori della Casa di Tokyo saranno Alvaro Bautista e Leon Haslam.
A cura di Valeria Aiello
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Honda fa le cose in grande ad Eicma 2019, presentando in anteprima la CBR1000RR-R Fireblade, una moto completamente nuova e progettata per la pista nonché base della futura derivata di serie con cui HRC tornerà nel campionato Superbike con il suo team ufficiale. Con l’occasione, la Casa di Tokyo ha ufficializzato anche i nomi dei due piloti al via del campionato 2020: ad affiancare il già annunciato Alvaro Bautista ci sarà il britannico Leon Haslam in uscita dalla Kawasaki.

Marquez svela i segreti della nuova CBR

Spinta da un motore quattro cilindri in linea, la Honda CBR1000RR-R Firebade sfrutta l’efficienza di combustione e le tecnologie a basso attrito dell’esperienza Honda in MotoGP. Ed è stato proprio il campione in carica Marc Marquez ad aver avuto la possibilità di provare per primo il nuovo modello per un collaudo speciale. Il test si è svolto al Montmelò di Barcellona e, per l’occasione, lo spagnolo ha avuto a disposizione la versione SP, la sport production pronto corsa che, rispetto alla standard, differisce per la presenza delle sospensioni elettroniche Ohlins, delle pinze e dischi freno Brembo Stylema e del sistema quickshifter che permette di cambiare marcia senza utilizzare la leva della frizione. “Sì, l’ho provata e, devo dire, che la potenza mi ha impressionato – confessa Marquez – . Anche la posizione di guida è molto naturale, sicuramente sarà un’ottima moto per il campionato Superbike”.

Marc Marquez e la nuova CBR1000RR-R Fireblade SP / Honda
Marc Marquez e la nuova CBR1000RR-R Fireblade SP / Honda

Del resto, come dargli torto: il quattro cilindri in linea nella versione standard sviluppa una potenza massima di 217,5 CV (160 kW) a 14.500 giri/min e una coppia massima di 113 Nm a 12.500 giri/min, per un rapporto peso/potenza superiore a 1:1 grazie ai suoi 201 kg con il pieno. Tutto nuovo anche il telaio in alluminio con disegno a diamante che sfrutta il retro del carter motore come aggancio dell’ammortizzatore; rispetto al modello precedente cambia pure il forcellone, ora più lungo e derivato sempre dall’esperienza Honda nelle corse. Inedito e aggressivo il design, caratterizzato dalla presenza di appendici aerodinamiche che garantiscono un carico maggiore, migliorando al contempo la stabilità in frenata. L’obiettivo dichiarato è quello di eccellere in pista: Kawasaki, Ducati e Yamaha sono avvisate!

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