Marchionne appoggia Renzi: “Noi filo-governativi”
"Cercheremo di appoggiare qualunque governo, il Paese ha bisogno di credibilità internazionale, faremo di tutto per sostenerlo. Non voglio dire niente se era necessario un cambio di governo o no, siamo sempre stati filo-governativi". Sono queste le parole di Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat-Chrsyler che dal Salone dell'Automobile di Ginevra rende noto il suo appoggio alle politiche del governo Renzi. Marchionne parla della situazione della Fiat e afferma che non ha mai lasciato l’Italia, ma si sta muovendo internazionalmente perchè è il contesto che è cambiato. Il dirigente della casa automobilistica italiana si esprime anche sul costo del lavoro parlando della riduzione del cuneo fiscale come "un'azione dovuta per incoraggiare il Paese". Sul "Jobs act" che Matteo Renzi si appresta a presentare, prima ad Angela Merkel e poi agli italiani, afferma che non influenzerà la FCA perchè "gli accordi con sindacati ci permettono di portare avanti le nostre scelte", ma va appoggiato.
Il manager italocanadese fa sapere che il piano industriale di Fiat e Chrysler sarà presentato il 6 maggio a Detroit. Per quanto riguarda il debito accumulato da Chrysler, Marchionne dice che la Fiat può richiamarlo nel 2016, ma se lo farà dipenderà dalle condizioni di mercato e ha aggiunto che Chrysler finanzierà diversi progetti Fiat all’estero citando il mini-Suv Jeep realizzato nello stabilimento di Melfi e le nuove attività in Brasile. Il gruppo spera di arrivare vicino alla doppia cifra in Brasile nel 2017, quando lo stabilimento di Pernambuco sarà in piena attività.