Marchionne e Acea difendono il diesel: “Sbagliato vietarlo, sarebbe insensato”
“Sul diesel abbiamo fatto passi avanti enormi e secondo me è sbagliato additarlo come l'origine di tutti i mali” dice Sergio Marchionne al termine della riunione con l’associazione dei costruttori europei Acea tenutasi a margine del Salone dell’Auto di Ginevra in cui i rappresentanti delle case automobilistiche europee hanno affrontato la questione diesel, alla luce delle intenzioni del governo francese di vietarlo perché ritenuto troppo inquinante.
“Vietare il diesel sarebbe insensato e sbagliato” spiega Marchionne. “Il vero problema sono le auto Euro 1,2 e 3 che sono troppe e non il diesel, che non deve farne le spese” dal momento che la direttiva Euro 6 “è stata appena completata” sottolinea l’ad di FCA che con altri big dell’automobile ha così lanciato un segnale chiaro al sindaco di Parigi, Anne Hildago, che vorrebbe bandire dalla capitale le vetture diesel dal 2020.
“Anche i francesi sono d'accordo su questa posizione” sottolinea Marchionne in riferimento alla direttiva euro 6, mentre considera un errore mettere sullo stesso piano le tecnologie degli ultimi dieci anni con i nuovi standard euro 6 che saranno in vigore dal settembre 2015. “Il vero problema è l’età media del parco circolante e quindi bandire il diesel sarebbe la risposta sbagliata. Bisogna essere molto selettivi nelle iniziative” rileva Marchionne che intravede nel possibile divieto delle motorizzazioni diesel in Europa un effetto devastante sui bilanci delle case.
In Europa, un’auto su due venduta è alimentata a gasolio, e solo in Italia la quota di mercato dei veicoli alimentati a gasolio raggiunge il 55% delle immatricolazioni. Tuttavia in Francia la guerra al gasolio procede, con il Governo che ha messo a disposizione bonus fino a 10.000 euro per chi compra un’auto elettrica.