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Marchionne: “Le modifiche in F1 non devono portare i team alla bancarotta”

Il Presidente della Ferrari chiede regole più flessibili ma con un occhio alla spesa. Continua la lotta per un alleggerimento sullo sviluppo del motore.
A cura di Vito Lamorte
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Non ha portato bene la presenza di Sergio Marchionne a Montreal. Il Presidente della Ferrari era per la prima volta nel paddock e la scuderia non è andata a podio con nessuna delle due monoposto. Marchionne era approdato sul circuito canadese soprattutto per discutere dei cambiamenti a cui va incontro la Formula 1. Il Ceo di FCA non vuole che un ulteriore cambiamento delle regole nel 2016 porti alcune squadre alla bancarotta. La FIA sta pensando di chiudere attraverso una scappatoia il regolamento sulla power-unit per il 2016 e con molta probabilità nessun aggiornamento dei sistemi sarà consentito oltre il 28 febbraio. Per mettere subito le cose in chiaro, il Team Principal della Red Bull, Christian Horner, ha già avvertito che la Renault potrebbe allontanarsi dalla F1 se non sarà data la possibilità di fare gli aggiornamenti durante la stagione. Per cercare di ottenere una riconferma sulle regole di quest'anno si sono mosse anche Ferrari, Renault e Honda ma ci deve essere unanimità di intenti ed è richiesto anche il supporto da parte di Mercedes. Mentre Marchionne è impaziente di vedere il cambiamento, sa anche che deve essere fatto in un modo considerato per garantire che i produttori non abbiano problemi coi costi: "L’eccessiva apertura potrebbe condurre la categoria alla bancarotta. Qui si spendono soldi alla velocità della luce e non parlo solo dello stipendio dei piloti che sono le persone più care che io conosca, ma anche dei costi di mantenimento delle infrastrutture. Se dovessimo eliminare le restrizioni finanziare saremmo davvero nei guai. La spesa deve rimanere sotto controllo. Ora occorre solo capire quale può essere la cifra massima utilizzabile e far comprendere a chi esige il congelamento come Mercedes che i successi non possono durare per sempre".

Marchionne parla di regole "impropriamente redatte" e parla di chi ha portato la Formula 1 in questo stato: "Questo sport, le regole e il modo in cui sono state costruite sono il risultato di una serie di tentativi da parte di persone che sono state in posizioni di primo piano o vicino a posizioni di leadership in determinate stagioni e hanno cercato di proteggersi. La Ferrari è colpevole anche di questo così come lo è la Mercedes ora. Probabilmente avremmo fatto la stessa cosa se fossimo stati in quella posizione ma è la cosa giusta per lo sport? Probabilmente no."

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