Marmitte modificate su auto e moto, le multe arrivano con le telecamere acustiche
Per i veri appassionati di auto o moto sentire la "voce" del proprio veicolo è uno dei piaceri più intensi da assaporare: sono tantissimi, infatti, automobilisti e motociclisti che sarebbe in grado di riconoscere un veicolo semplicemente dal rombo del motore. Tra questi, poi, c'è anche chi decide di aumentare il sound del proprio mezzo con modifiche che riguardano proprio la marmitta, il terminale di scarico dal quale fuoriesce la voce del motore, anche se per loro, almeno nel Regno Unito, potrebbe essere arrivato il momento di smettere.
Nel Regno Unito arrivano le nuove telecamere acustiche
La polizia britannica, infatti, ha deciso che dopo il rispetto dei limiti di velocità, sacrosanto quando si tratta di sicurezza, è arrivato il momento di stabilire anche dei limiti sonori tanto da avviare la sperimentazione di telecamere acustiche, di fatto speciali autovelox che oltre a misurare la velocità e scattare fotografie ai veicoli oltre il limite, possono rilevare anche eventuali eccessi in termini di emissioni sonore facendo così scattare la sanzione nei confronti di automobilisti o motociclisti che circolano in strada a volume troppo alto. La nuova tecnologia, composta da una videocamera con microfono annesso, è in fase di sviluppo da parte del Department of Transportation anche se le informazioni a riguardo sono ancora sommarie: si sa, per il momento, che telecamere acustiche verranno testate nei prossimi sei mesi specialmente nelle aree di campagna, visto che sono state proprio le comunità rurali a reclamare a gran voce provvedimenti anti-rumore da parte delle autorità mentre sulla soglia di decibel previsti o sull'ubicazione specifica delle telecamere nulla è stato rivelato.
Inutile sottolineare che nel mirino ci sono soprattutto i motociclisti e gli automobilisti che guidano mezzi modificati, magari solo con un impianto di scarico più libero per esaltare la “voce” del proprio motore. Un provvedimento che sta già facendo dividendo l'opinione pubblica in due; da un lato, infatti, ci sono coloro che reputano giusto il provvedimento sottolineando come l'inquinamento acustico rischi di diventare sempre più una minaccia e chi, invece, vede la misura solo come l'ennesima opportunità sfruttata dal Governo per fare cassa aumentando così le entrate a scapito di automobilisti e motociclisti.