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Marquez: “A Sepang un anno dopo? Pareri e idee restano uguali” Rossi: “D’accordo con Marc”

Lo spagnolo sul rapporto con il Dottore a un anno dallo scontro sul circuito malese: “Abbiamo una relazione tra professionisti, nulla di più. È passato un anno ma la situazione è quella”. Concorde Valentino che evita ulteriori polemiche. Sulla pista riasfaltata e la nuova curva 15: “È un punto interrogativo, specialmente per le gomme”. Rientra Iannone: “Dura guardare i Gp da casa”.
A cura di Valeria Aiello
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Tutto pronto per la terza delle tre gare dell’impegnativa tripletta di ottobre per la MotoGp su un rinnovato circuito di Sepang, riasfalto e aggiornato in alcune curve, specie alla curva 15 dove è stata variata la pendenza. Modifiche descritte come un’incognita dai piloti in conferenza stampa, anche da Cal Crutchlow che ha avuto la possibilità di testare in Malesia con le nuove Michelin, dopo lo scoppio della gomma posteriore sulla Ducati Avintia di Loris Baz durante i test prestagionali. Un po’ di stanchezza per i tanti impegni tra un Gp e l’altro per diversi piloti e anche vecchie ruggini a un anno dallo scontro tra Valentino Rossi e Marc Marquez e dal famigerato “calcio” di Sepang che trova spazio tra le tante domande alla vigilia del primo turno di libere del Gp di Malesia.

Marquez: "Un anno dopo, pareri e idee sono gli stessi"

A Phillip Island è stato un weekend molto difficile, poi in gara mi sono sentito forte però onestamente ho fatto un errore, come ho detto già domenica, e sono caduto, però il campionato è già chiuso. Cercherò di spingere anche qui, sperando di raggiungere un risultato diverso da domenica. Vorrei almeno chiudere la gare e puntare, se possibile, sul podio e perché no, lottare per la vittoria. A Phiillip Island faceva freddissimo, no dico che fa troppo caldo ma qui è sicuramente più caldo. Quando siamo venuti qui nella pre-season il meteo era molto peggio, ma sono pronto a partire e vedremo come va il nuovo tracciato perché sappiamo che la pista è un po’ cambiata e sarà interessante capire come andrà con il nuovo asfalto e migliore i risultati della prestagione”. Crutchlow ha già provato qui dopo la riasfaltatura? Sì, Cal è stato qui con il nuovo asfalto ma l’aderenza non era perfetta perché c’erano moto che giravano. Vedremo come andrà con tutte le moto e vedremo anche l’usura degli penumatici perchè con il nuovo asfalto anche questo è un punto interrogativo. Immagino che sarà un weekend normale e ci concentreremo sulla corsa, spingendo fin dall’inizio”. La visita in Indonesia? “Non ci si ferma mai, sono stato a Giacarta lunedì, c’è stato un lungo evento e poi sono arrivato qui, ieri, sono stato tutto il giorno in albergo perché non stavo benissimo ma oggi sto decisamente meglio e pronto a partire per il weekend. Messaggi sul cruscotto? Ne stiamo ancora parlando, alcuni piloti hanno detto di sì, altri di no. Daremo il nostro parere e poi si deciderà. Onestamente per me non ce n’è bisogno, abbiamo il pit-wall e per me durante la gara è importante che ci siano solo le info di sicurezza”. Una gara in Indonesia? Ogni volta che ci andiamo, vediamo che i fan ci seguono molto e quindi si meriterebbero una gara. Ma abbiamo anche di un circuito che se ci fosse, credo che ci andremmo, perché è molto seguita”. Cosa è cambiato dall’incidente dello scorso anno con Valentino a Sepang? È chiaro che il rapporto è cambiato un po’ ma è migliorato di nuovo, abbiamo una relazione tra professionisti, il nostro rapporto è quello tra due professionisti. Nulla di più. È passato un anno ma la situazione è quella, e i pareri e le idee credo che siano le stesse.

Rossi: "D'accordo con Marc. Ora restiamo concentrati"

Mi sono divertito tanto a Phillip island, ovviamente è sempre divertente correre a Phillip Island però domenica ero anche veloce, avevo una bella sensazione con la moto. Partivo da dietro e bisogna avere la giusta concertazione per tutti i sorpassi, guidare bene, e così è stato e mi sono divertito. Credo che nella seconda parte di gara non siamo stato sufficientemente forte perché quando sono arrivato in seconda posizione non ero molto lontano da Cal . Sarebbe stato difficile vincere, ho cercato di spingere per cercare di vincere ma Cal evidente è stato più veloce. Comunque è stata una buona gara e adesso ce ne sono altre due. Ora ci concentriamo su questo, Sepang, che è sempre un circuito che mi piace molto ma la grossa incognita è la temperatura, in particolar modo per la gara che sotto questo aspetto è la più dura della stagione. Poi il tracciato è nuovo nel senso che è nuovo l’ asfalto, e questo è sempre un grosso punto interrogativo, in particolar modo per le gomme. Sembra che anche la pendenza sia un po’ cambiata, soprattutto nell’ultima curva e speriamo sia migliorato anche in termini di aderenza. Sarà fondamentale rimanere concentrati e speriamo durante le libere di avere un po’ più di tempo per l’assetto tempo e per riuscire poi a lottare per il podio. Messaggi sul cruscotto? Non so, onestamente non credo che faccia una grande differenza. Io sono disposto a tutto e in particolar modo se vogliamo avere dei messaggi sul cruscotto per la sicurezza va bene. Indonesia? È uno dei posti dove si sente la passione per la MotoGp, soprattutto negli ultimi anni c’è stata una grossa crescita. Quindi perché no, ma abbiamo bisogno di un buon tracciato, perché io ho corso lì nel 1996 e 1997 ma già allora era al limite, era vecchio e un po’ pericoloso. Se ci sarà un buon tracciato saremo felici di andarci. Ulteriore miglioramento delle Michelin? “A Phillip Island credo che la sia situazione sia stata un po’ particolare perché sabato e anche venerdì le condizioni sono variate molto velocemente e alcuni piloti erano più lenti ma si sono trovati a partire davanti perché hanno azzeccato strategie a e le gomme, altri più veloci si sono trovati a partire dietro, e per questa ragione ci sono stati tanti sorpassi. In una gara standard è molto difficile. Quanto alle Michelin io sono soddisfatto, funzionano ma c’è un grosso lavoro da fare e le prestazioni su alcuni tracciati vanno bene mentre su altri sembra molto facile cadere. Dove bisogna migliorare è la sicurezza, perché quest’anno è molto più facile sbagliare e cadere, ma per essere la prima stagione direi che va bene”. Su quale circuito ci sono più possibilità di vittoria tra Sepang e Valencia? Difficile dirlo, credo che possiamo essere forti ovunque e tutto può succedere nel weekend. Abbiamo buone possibilità in entrambe le gare anche se è sempre difficile vincere. L’importante e essere concentrati e spingere al massimo. E vedremo”. Motore nuovo a Phillip Island sabato e domenica, è stato il fattore fondamentale per la gara di Phillip Island e cosa cambia tra un motore vecchio e uno nuovo? Con i motori all’inizio della stagione tutte le squadre cercano di fare una pianificazione abbastanza precisa. Cerchiamo di utilizzare quelli nuovi per le qualifiche e per le gare. E poi possiamo tornare nella gara successiva a quelli già usati e portali alla fine. Non fa una differenza enorme, ma i primi 500 km sì, da lì alla fine le prestazioni sono più costanti. Ovviamente un motore nuovo aiuta ad avere qualcosa in più”. Cosa è cambiato da Sepang dello scorso anno? Sono d’accordo con Marc” replica Rossi, evitando ulteriori polemiche.

Vinales: "Sepang difficile non solo fisicamente

Le qualifiche a Phillip Island sono state un disastro. Qui in Malesia cercheremo di fare una buona qualifica, partire al massimo dalla prima o seconda fila, e spingere in gara. Abbiamo due gare su cui vogliamo essere sul podio e dare il 100% e riportare la Suzuki a podio. Sepang è un tracciato su cui di solito sono piuttosto veloce anche se l’anno scorso è stato molto difficile per noi, avevamo poca potenza e eravamo senza seamless e perdevamo molto sul dritto. Quest’anno però è totalmente differente, siamo qui con la testa sgombra e pronti a lavorare a questa gara. La gara sarà impegnativa dopo l’Australia e dal mio punto di vista si è anche un po’ più stanchi, e quindi è tra le difficili, non solo fisicamente ma anche per la moto. Quindi lavoreremo duramente per essere al 100%.. Messaggi sul cruscotto? È sempre importante avere delle informazioni ma abbiamo il pit-board e le gare di moto sono gare in cui si è da soli. Messaggi come la bandiera rossa vanno bene ma cose in più rischiano di essere pericolosi. Gara in Indonesia? I fan sono incredibili e come ha detto Marc, se ci sarà un tracciato sarà bene correrci”. La gara di Phillip island? È stata strana e asciutta domenica e chi di solito si trovava avanti partiva dietro e questo una grande rimonta, in un weekend normale è più diffide. Michelin? Per me vanno bene, in alcune cose devono migliorare ma per me hanno fatto un buon lavoro e sono sicuro che miglioreranno ancora e l’anno prossimo andranno meglio.

Crutchlow: "Nuova curva 15 strana, ma ci proveremo"

Quando abbiamo girato qui nei test, come detto anche alla Commissione sicurezza, c’erano condizioni davvero pessime. C’erano problemi per l’acqua che non riusciva a defluire e forse il problema era anche che eravamo solo in tre a girare, eravamo loto lenti e lontani dai tempi sul giro dell’anno precedente. Bisognerà vedere come andrà adesso perché il test onestamente non è stato rivelatore. Speriamo di riuscire a correre sull’asciutto anche se per ora le previsioni non dicono troppo bene”. Modifica alla curva 15? “Adesso è una curva strana, il punto di staccata è più o meno lo stesso ma con la nuova pendenza bisognerà fare attenzione all’uscita. Abbiamo visto in Formula 1 che tendevano ad uscire tantissimo per contrastare la pendenza, per noi non funzionerà allo stesso modo ma ci proviamo. Immagino proveremo un po’ tutte le traiettorie in ingresso, e onestamente non pensavo intervenire sull’ultima curva ma ci proveremo lo stesso”. Stanco o felice dopo la vittoria a Phillip Island? “Sicuramente sono state emozioni bellissime. Sono stato a casa per trascorrere un po’ di tempo con la mia famiglia, poi sono stato a Giacarta per un evento e e sono rientrato solo ieri sera tardi. Sicuramente è un programma estremamente fitto ma sono ben concentrato per la gara”. Ti aspetti più sostegno dalla Honda? Noi siamo soddisfatti di quello che abbiamo, da un punto di vista tecnico ho un ottimo livello e non credo che spetti a me chiedere qualcosa in più . Tecnicamente la moto è in ottime condizioni e credo che la velocità sia la stessa di quella di Marc. Dopodiché credo che abbiamo fatto un ottimo lavoro nella seconda parte di stagione. Missione impossibile vincere? Non credo che sia una missione impossibile. Tutti i piloti in griglia hanno possibilità di vincere e abbiamo visto Valentino e Maverick che gara hanno fatto partendo dietro. Io ero in una buona posizione in partenza e sono riuscito a spingere e a creare un certo distacco. Gomme? Ci va bene come stanno funzionando le Michelin e come stanno lavorando. Non è facile andare incontro alle esigenze tutti i piloti. Ci sono state tante cadute e qualche incidente, e quindi noi piloti dobbiamo cercare di lavorare bene con Michelin per dare il nostro riscontro. Credo che si possa migliorare, e tutti dobbiamo essere cauti perché ci sono problemi di usura che può essere grave ma questo vale per tutti”.

Dovizioso: “Il grip farà la differenza”

Tre gare in tre settimane sono sempre dure ma credo che sia sempre bello correre a Sepang perché è un bel tracciato e credo che piaccia a tutti, specie con in MotoGp. Qui possiamo sfogare tutta la potenza anche se la temperatura e le condizioni sono un po’ al limite. I lunghi rettilinei sono un punto di forza per le Ducati ma l’aderenza farà la differenza. Sarà interessante capire quali saranno le condizioni perché in passato abbiamo avuto grossi problemi di grip. Se ci sarà aderenza, considerati miglioramenti delle utlime gare, credo che avremo la possibilità portare a casa un buon risultato. Sono abbastanza soddisfatto delle ultime gare perché ad Aragon abbiamo fatto una miglioria nel setup e da quel weekend a parte i problemi di gomme in gara, siamo più vicini alla lotta per il podio e di questo sono felice. Speriamo che le cose restino così e speriamo di arrivare a podio qui. Sappiamo che è difficile ma ci proviamo. Cosa manca vittoria? Vincere sempre molto difficile. Direi che abbiamo avuto due possibilità e in Austria ma la scelta gomme è stata determinante. Siamo più vicini rispetto al passato e abbiamo avuto buone possibilità in una condizione particolare per cui continuiamo a lavorare. Cosa ha in più la Suzuki? È difficile fare analisi di una moto diversa da fuori. Gli assetti sembrano buoni, ma in base alla mia esperienza è difficile vedere i punti deboli finché non si sale in sella. Maverick è stato forte in Australia ma difficile dire quanto è buona la moto. Sull’asciutto abbiamo avuto la possibilità di vincere e credo che la moto sia migliorata però purtroppo le gare non siamo riusciti a vincere. quest’anno le regole sono cambiate e ecco perché tanti piloti sono riusciti a vincere ma sicuramente manca ancora qualcosa alla moto e a me e con i piloti con cui competo è molto difficile e questa è la realtà della MotoGP. Certo che manca qualcosa anche da parte mia ma credo di poter raggiungere questo risultato. Non abbiamo ancora la moto migliore e non ci permette lottare per la vittoria in tutte le gare ma ci proviamo comunque.

Iannone: "Guardare i Gp è stata dura

Sono felicissimo di essere di nuovo qui e di essere tornato nel mio mondo che mi è mancato tantissimo. La mia condizione non è troppo male, sicuramente è un gran miglioramento rispetto a Misano, ma non sono ancora al 100%. Ho parlato molto con i medici perché mi hanno detto che il recupero è andato molto male, perché per raggiungere il 100% della forma avrei bisogno di due, tre mesi. Ma volevo esserci perché mi mancava la moto, mi mancava la squadra e io farò tutto il possibile in queste ultime due gare con la Ducati. So che il traccialo di Sepang è molto difficile e sarà un weekend impegnativo, per le mie condizioni e per la temperatura ma faremo del nostro meglio e cercheremo di fare piccoli passi in avanti per ottenere un buon risultato. Domani per me credo che sarà un bel momento, tornare sulla moto e sono curioso di vedere quale sarà la sensazione a risalire in sella e per capire quali sono le mie condizioni. Il momento più duro a casa? Quando i piloti stanno a casa e guardano le gare in tv è sempre un brutto momento. È molto brutto quando vuoi rientrare ma capisci che è impossibile. Tu ti alleni e tutti ti aspettano, è davvero un brutto momento”.

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