Marquez, esordio con caduta a Motegi: “Alla staccata il freno non c’era”
Il weekend al Twin Ring di Motegi potrebbe essere quello decisivo per Marc Marquez: il 21enne di Cervera, leader incontrastato della classifica piloti, viaggia con un margine di 75 punti di vantaggio sul suo diretto inseguitore, un gap sufficiente per centrare il secondo titolo mondiale in classe regina qualora la gara di domenica si concluda con una delle combinazioni a lui favorevoli.
Ma se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, il fine settimana del Cabroncito non è certo iniziato per il verso giusto. Marquez è caduto nelle fasi iniziali del primo turno, rischiando di andare a impattare contro il muro di pneumatici della via di fuga della curva 5. Nessuna conseguenza fisica per lo spagnolo che, rientrato ai box, è riuscito a tornare in pista con la seconda moto. Tuttavia Marquez non è riuscito a individuare il setting giusto per la sua RC213V, chiudendo la prima giornata di libere del GP del Giappone con un amaro sesto tempo.
“Quando ho visto il muro, mi sono buttato giù”
“Può succedere di non trovare la messa a punto ideale, abbiamo provato alcune cose ma ancora non siamo sicuri della direzione da prendere” ha spiegato al termine delle FP2. “Domani proveremo a fare uno step in avanti”. Sulla caduta del primo turno, Marc Marquez ha chiarito la dinamica, spiegando il problema ai freni: “Oggi non è iniziata benissimo, perché sono caduto quasi subito. Quando sono arrivato alla staccata, il freno non c’era, perché si era spostata la pastiglia. Quindi sono andato dritto e mi sono buttato giù prima di toccare il muro. Sono finito a terra ma non fa nulla” prosegue il 21enne di Cervera che sul sesto tempo di giornata conclude: “Oggi pomeriggio non ho tirato troppo la corda dopo la caduta di questa mattina. Come ho detto la mentalità questo weekend sarà diversa”.
Casco speciale per Marc Marquez a Motegi
Se tutto andrà per il verso giusto, domenica Marc Marquez potrebbe laurearsi per la seconda volta campione del mondo MotoGP: per l’occasione il 21enne di Cervera sfoggerà un casco speciale, che riprende le grafiche care al Cabroncito, rivisitate in pieno Japan style, un omaggio al Giappone e alla Honda che, per la prima volta, vedrebbe un proprio pilota centrare il titolo sul circuito di casa.
