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Marquez: “Importante tenere Lorenzo e Rossi a distanza, soprattutto Valentino”

Il margine in classifica sui due diretti rivali nella lotta al titolo non lo lascia comunque tranquillo: “Io favorito? Sono discorsi da bar. Non siamo neanche a metà campionato e non ho neppure una gara di vantaggio sul secondo”.
A cura di Valeria Aiello
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da destra, Marc Marquez e Valentino Rossi / Getty
da destra, Marc Marquez e Valentino Rossi / Getty

Il secondo posto al Gp d’Olanda ha permesso a Marc Marquez di guadagnare ulteriore terreno in testa alla classifica piloti nei confronti dei due rivali della Yamaha nella corsa al titolo MotoGP: dopo otto Gp disputate, il due volte iridato della Honda conduce il mondiale con 24 punti di vantaggio su Jorge Lorenzo, decimo ad Assen, e 42 lunghezze su Valentino Rossi, caduto a dieci giri dal traguardo di una gara spezzata in due parti per la tanta pioggia venuta giù nel pomeriggio di domenica sul circuito olandese. Il margine accumulato in una stagione in cui è l’unico dei tre a non aver mai fatto uno zero in gara, neppure a Le Mans, dove dopo la caduta è ripartito, tagliando comunque un traguardo valso 3 punti, non lo lascia comunque tranquillo in ottica campionato, tanto da etichettare come chiacchiere quelle voci che lo danno come favorito nel mondiale.

Sono discorsi da bar – ha risposto Marquez a Motorsport.com – Non siamo neanche a metà campionato e non ho neppure una gara di vantaggio sul secondo. Anche se è importante tenerli a distanza, soprattutto Valentino”.

Rispetto al 2013 e 2014, Marquez ha una moto meno competitiva ma a differenza alle stagioni precedenti, il campione dell’HRC ha cambiato la propria mentalità. I tanti errori commessi nel 2015 gli hanno fatto uno scatto in avanti e nonostante la sua RC213V stia soffrendo la nuova elettronica unificata e il passaggio dalle Bridgestone alle Michelin, ci sta mettendo del suo per essere costante.

Tutti gli essere umani imparano e la cosa migliore è farlo dai propri errori– ha spiegato il campione di Cervera – Io sono una di quelle persone a cui possono dire 20 volte che davanti a loro c'è un muro, ma fino a quando non ci vado a sbattere la testa, non riesco a credere che sia lì”.

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