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Austin, Marquez ringrazia Michelin: “Mi ha aiutato a scegliere la gomma soft”

Lo spagnolo della Honda parla di una delle chiavi che gli hanno permesso di centrare la quarta vittoria ad Austin: “Non che mi abbiamo detto la gomma da usare, mi hanno detto che a fine gara toccava a me gestire”. Già in fuga nel mondiale con 21 punti su Lorenzo e 33 su Rossi.
A cura di Valeria Aiello
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Primo alla bandiera a scacchi del Gp delle Americhe, come avrebbe previsto anche un bambino su un circuito dove detta legge dal 2013. Marc Marquez porta a quattro le vittorie consecutive sul circuito di Austin, sempre dalla pole che lo spagnolo ha centrato in quattro edizioni del GP fino ad oggi disputate sulla pista texana. Tra le chiavi che gli hanno consegnato la 25esima vittoria in MotoGP con cui supera in numero di successi anche l’idolo di casa Kevin Schwantz, una scelta gomme diversa rispetto a quelle delle Yamaha di Jorge Lorenzo e Valentino Rossi che completavano la prima fila in griglia.

Sembra che in America le cose mi vadano sempre bene – ha dichiarato Marc Marquez a Sky Sport – Sono contento di come sia andato il weekend e di questa vittoria, perché non è stata una gara facile come può essere sembrata”.

Marquez ha poi approfittato dei microfoni della piattaforma di Murdoch per precisare come la diversa soluzione all’anteriore, per la quale era stato rassicurato da Michelin, sia stata determinante nel risultato, dal momento che a differenza degli altri top rider che all’anteriore hanno optato per la gomma media, lo spagnolo ha scelto la specifica più morbida.

Voglio ringraziare la Michelin, perché mi ha aiutato a scegliere la gomma davanti più morbida. Alla fine ero un po' al limite, ma durante il warm-up avevo avuto la sensazione di non poter proprio utilizzare quella che hanno usato tutti gli altri – ha aggiunto lo spagnolo.

Non che mi abbiano detto che gomma usare, mi hanno detto che sicuramente per 12-15 giri avrebbe reso al meglio e che poi sarebbe toccato a me gestirla. Ed è stato esattamente così, perché dopo 14 giri ho iniziato a scivolare tanto nelle curve a destra e quindi ho cercato di sistemare al meglio il peso sulla moto”

Infine, sul giro record in gara quando ormai aveva un margine di diversi secondi su Lorenzo, lo spagnolo ha spiegato che anche quello scatto è stato dettato dalla sua scelta gomme.

Avevo cinque o sei secondi di vantaggio ho continuato a spingere perché non sapevo fino a quando avrebbe retto la gomma davanti – prosegue el Cabroncito – Gli ultimi giri sono stati molto difficili con la moto ma per fortuna ero arrivato ad accumulare otto secondi di margine e sono riuscito a gestirli bene.

Dopo tre round dall'inizio del mondiale, Marquez viaggia a 66 punti in classifica, già lanciato in una fuga verso il titolo che in virtù degli errori dei principali avversari, Jorge Lorenzo una settimana fa in Argentina e Valentino Rossi negli Usa, e la cattiva sorte che ha preso di mira Andrea Dovizioso, atterrato da Iannone una settimana fa e in Texas vittima dell'errore di Dani Pedrosa, lo spagnolo della Honda può già vantare 21 punti di vantaggio su Lorenzo, 33 su Rossi e 43 su Dovizioso.

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