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Max Biaggi: “Bianca angelo, la miglior cura che potessi mai avere”

Il Corsaro racconta i difficili giorni dopo l’incidente e il grande aiuto arrivato della compagna: “Quando ero in fin di vita e mi stringevi la mano, mi hai fatto sentire vivo quando in realtà lo ero poco. Ti amo piccola mia”.
A cura di Valeria Aiello
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Primi giorni a casa per Max Biaggi che “dopo la tempesta” riflette sul grave incidente capitato sulla pista di Latina con la moto da supermotard. Un impatto violento in cui ha rimediato la frattura di 11 costole  e lesioni a entrambi i polmoni che hanno richiesto due operazioni chirurgiche. Ricoverato per 17 giorni al San Camillo di Roma, il Corsaro ha lasciato l’ospedale martedì e ritrovato il sorriso grazie soprattutto alla compagna, Bianca Atzei, che dal giorno del ricovero non lo ha mai lasciato solo. Per lei un lungo messaggio pubblicato da Biaggi sui social.

Raramente nel nostro cammino si incontrano anime gemelle o pseudo angeli. Beh! Io l’ho trovato e mi ha fatto sentire tutta la sua positività, amore, e ogni volta che mi stringeva la mano, quando ero in fin di vita o mi accennava un sorriso, io come un bambino adolescente mi illuminavo di immenso” racconta Biaggi. È una sensazione complicata per me da descrivere ma è stata la miglior cura che potessi mai avere. Questo angelo si chiama Bianca, la mia Bianca, capace di sorprendermi con la sua caparbietà e devozione verso l’uomo che ama”.

Questi primi giorni sono diventati un’occasione per ripensare a quanto accaduto, come spiegato da lui stesso. “Perché vi dico questo? – si chiede – Perché quando una dramma si trasforma in un regalo divino diventa importante esternare amore verso chi ha dato tutta se stessa per farti sentire vivo quando in realtà lo eri poco. Ti amo piccola mia”.  Una dedica bellissima, che fa comprendere quanto il loro legame sia profondo. Ad attendere Biaggi il periodo di riabilitazione che servirà per ritrovare la piena forma fisica e tornare ad occuparsi dei giovani talenti del suo Max Racing team. Se tornerà in sella? Per adesso “l’importante è guarire” senza escludere nulla, anche se un suo ritorno in pista questa volta non è poi così scontato.

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