Max Biaggi rinviato a giudizio, evasione fiscale di 18 milioni di euro

Rinviato a giudizio dal tribunale di Roma per evasione di quasi 18 milioni di euro: Max Biaggi dovrà vedersela con il fisco dopo che il giudice dell’udienza preliminare, Valerio Savio, ha disposto il processo su richiesta del pm Giancarlo Cittarielli. La parte offesa, Equitalia, si è costituita parte civile, nell’interesse dell’avvocato Emilio Ricci. La data del processo è fissata per il 15 settembre 2016, davanti al giudice monocratico Bruno Costantini. La maledizione del fisco che negli anni ha travolto personaggi e campioni delle due ruote come anche Valentino Rossi, Loris Capirossi e Marco Melandri, aveva già colpito il quattro volte iridato della 250cc e due volte campione del mondo della Superbike. All’epoca Biaggi fu prosciolto per prescrizione, ma era stato rinviato a giudizio con l’accusa di evasione in seguito al trasferimento della residenza a Montecarlo.

Stando alle ipotesi formulate dall’accusa, “al fine di sottrarsi al pagamento delle imposte sui redditi” Max Biaggi fino al dicembre 2012 avrebbe compiuto “atti fraudolenti consistititi nel trasferimento della residenza nel principato di Monaco e nell’affidare lo sfruttamento dei suoi diritti di immagine, derivanti dai contratti di sponsorizzazione con la società Dainese Spa, società di capitale con sedi a Londra, Montecarlo e Madrid”, rendendo “inefficace” il recupero delle somme dovute al fisco. Un ammontare complessivo di quasi 18 milioni di euro, 17,852.261,95 euro per la precisione tra imposte sui redditi, valore aggiunto, interessi e sanzioni amministrative di cui lo sportivo romano dovrà rispondere, a pochi giorni dal difficile annuncio della rottura con la sua compagna Eleonora Pedron.