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Max Biaggi, un anno fa l’incidente in moto: “Ricordare quei momenti mi fa ancora paura”

Lettera dell’ex campione romano a un anno dal terribile incidente sulla pista di Latina: “Aver rischiato la vita mi ha segnato, penso alla mia famiglia e ai miei due figli. Amo la vita e voglio viverla al Max!”.
A cura di Valeria Aiello
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Il post di Max Biaggi su Instagram
Il post di Max Biaggi su Instagram

Un anno fa, il 9 giugno, il terribile incidente che poteva costargli la vita. Un impatto violento durante un allenamento in supermotard sulla pista di Latina che lo aveva costretto a diverse settimane di ospedale e che ha profondamente segnato Max Biaggi, oggi tornato a una vita normale e, anche se solo per un giro dimostrativo, anche in sella a un prototipo, la Energia Ego elettrica al Mugello, in occasione del Gp d’Italia di una settimana fa. Per l’ex campione romano la passione elettrica passa dalle due alle quattro ruote della Formula E che questo weekend sbarca a Zurigo, dove l’ex campione romano è presente come ambasciatore del team Venturi, la struttura sportiva che dal 2019 schiererà Felipe Massa su Mercedes. 

“Ricordare quei momenti mi fa ancora paura”

Curiosità ma anche un diverso approccio alla velocità e alla vita come racconta sui social in una lunga lettera nella quale, un anno dopo il terribile incidente, ricorda lo spavento di quei giorni che hanno evidentemente rappresentato una svolta nella sua vita. "È trascorso un anno dal terribile incidente di Latina e provo tutta una serie di emozioni discordanti! Ricordare quei momenti mi incute ancora oggi timore, paura. Aver rischiato di non superare quell’infortunio, mi ha profondamente segnato!" scrive su Instagram il Corsaro, quattro titoli iridati in 250 e due in Superbike, pensando alle moto in altro modo.

"Le moto hanno rappresentato tutta la mia vita e ancora oggi sono parte integrante del mio esistere. Da un anno a questa parte ho cercato di declinare questo capitolo della mia vita in un modo differente, ma non posso negare che mi manca competere in un circuito! Anche solo percorrere la piccola rampa che dai box del Mugello ti accompagna in pista, mi ha fatto capire perché ho amato le moto fin dal primo istante in cui le ho cavalcate. E’ una droga meravigliosa e salutare che ha nutrito il mio spirito per più di vent’anni. Non si smette mai di essere piloti, Mai. Oggi però il mio pensiero va alla mia famiglia, ai miei due figli! Ho il dovere di garantirgli la mia presenza fino a quando la mia buona stella mi accompagnerà. Magari un giorno potrò anche riassaporare nuovamente la pista, ma con uno spirito differente, certo che ormai il cronometro è importante solo al mattino, quando la sveglia suona ed è ora di accompagnare i miei due angeli a scuola! Amo la vita e voglio viverla sempre al Max!!!”.

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