Maxi richiamo per General Motors e Nissan, la Toyota non è sola
Non solo Toyota e Honda sono finite nella graticola dei problemi legati al malfunzionamento delle loro autovetture, a finire, questo giro, nel mare nostrum dei problemi di fabbricazione sono state due Case di tutto rispetto come la General Motor e la Nissan. Un 2010 che si sta annunciando, o meglio che si è annunciato a suon di problemi a richiami, nessuno escluso, dall’America al Giappone.
Il colosso statunitense General Motors sta avviando una operazione di richiamo che interesserà ben 1,3 milioni di automobili sparse tra gli stati Uniti, il Canada e il Messico, per problemi al volante che hanno causato già 14 incidenti stradali nei quali sarebbe rimasta ferita anche una persona; una notizia che riflette lo stato precario delle produzioni, che mostrano e porgono costantemente il loro fianco debole.
In realtà le autorità statunitensi per la sicurezza stradale stanno già lavorando sul caso “General Motors” già dal 27 gennaio e avrebbero posto la loro interessata attenzione su un modello specifico del colosso di Detroit: 905.000 modelli della Cobalt sono stati analizzati per il suddetto problema al volante a fronte di oltre 1.100 reclami giunti per tale problema. La General Motors ha dichiarato che i modelli interessati da questo tipo di problema non sono, oltre alla Chevrolet Cobalt 2005-2010, la Pontiac G5 2007-2010 commercializzata negli States, la Pontiac Pursuit 2005-2006 venduta in Canada e la Pontiac G4 2005-2006 venduta in Messico.
La Nissan, invece, ha chiamato a Casa circa 540.000 unità sparse in tutto il mondo, in via cautelativa, per presunte anomalie al sistema frenante e all’indicatore del carburante. Il richiamo interessa, principalmente, il mercato statunitense, ma sono in preallarme il Canada, il Messico, l’Ucraina, la Russia e Taiwan.