McLaren, svelata la livrea della vettura con cui Alonso correrà la 500 Miglia di Indianapolis
Il grande obiettivo di Fernando Alonso per il 2019 è quello di conquistare la 500 Miglia di Indianapolis, corsa che si correrà il prossimo 26 maggio e che gli permetterebbe di mettere le mani sulla Tripla Corona, impresa riuscita fino ad ora solo a Graham Hill: lo spagnolo, per farlo, avrà al suo fianco la McLaren – scuderia con la quale l'ex Ferrari ha chiuso la carriera in F1 – che ha presentato la livrea con la quale scenderà in pista nella Indy 500.
La vettura avrà lo storico color papaya e il numero 66
La vettura che prenderà parte alla 103 esima edizione della 500 Miglia di Indianapolis – caratterizzata dal numero 66 scelto per onorare la prima vittoria McLaren al Brickyard, ottenuta con la M16 Penske nel 1972 con Mark Donohue – si distinguerà dalle altre grazie al color papaya, scelto per rendere omaggio a Bruce McLaren che lo utilizzò per il primo gran premio in Formula 1 della scuderia nel 1966, e agli inserti blu sull'ala anteriore, il cofano motore e l'ala posteriore che la renderanno simile alla monoposto utilizzata anche nel mondiale 2019 da Carlos Sainz e Lando Norris.
Alonso vuole la Tripla Corona
Una colorazione che ricalca in gran parte quella utilizzata per la prima esperienza di Fernando Alonso nel 2017 quando lo spagnolo sfiorò l'impresa salvo poi ritirarsi a poche tornate dalla fine. Lo spagnolo è determinato a rifarsi puntando alla vittoria e conquistando così la Tripla Corona – il simbolico riconoscimento che spetta a chi è riuscito a vincere GP di Monaco di F.1, 24 Ore di Le Mans e la 500 Miglia di Indianapolis – che gli permetterebbe di entrare nella storia dell'automobilismo. "Sono entusiasta di poter rivelare al mondo la vettura numero 66, con la quale correrò la Indy500 con la McLaren. Le mie speranze per la gara rimangono le stesse, ovvero vincere e ottenere la Tripla Corona. Non vedo l'ora di incontrare i fantastici fan americani che mi hanno fatto sentire subito benvenuto" sono state le sue parole.