Meccanici a scuola di mobilità verde: Bosch e IMA organizzano corsi di aggiornamento
La presenza importante di auto elettriche all'ultimo Salone di Ginevra mostra un'attenzione crescente per quella che potrebbe diventare un'alternativa reale al consumo degli idrocarburi. Come spesso abbiamo evidenziato, però, i problemi legati al settore elettrico sono legati spesso ad una mancanza di infrastrutture (colonne di ricarica in primis) e di servizi (ricambi e non solo). Si tratta di criticità che accrescono le perplessità dei potenziali acquirenti e che indirettamente vanno ad incidere sul prezzo dei singoli modelli. Detto altrimenti: poca predisposizione all'acquisto, produzione di scala ridotta, costi unitari crescenti, prezzi elevati. Un circolo vizioso da cui è necessario uscire quanto prima. Lo sanno bene i produttori prima ancora dei governi, che nell'onda lunga della crisi poco sono disposti ad investimenti ritenuti ancora rischiosi.
La Bosch ha così deciso di dare fiducia ai consumatori rendendo le officine luoghi "eco-friendly". Insomma, se bisogna spendere tanti soldi per un'auto, meglio assicurarsi che in caso di guasto ci sia qualcuno in grado di ripararla. La Bosch – che fornisce le Hybrid Air Peugeot 2008 e Citroen C3 – ha dunque deciso di cominciare la formazione nelle officine per illustrare le differenze che intercorrono tra auto "tradizionali" ed elettriche, nonché la differenza che intercorre all'interno dello stesso settore. A questa iniziativa si aggiunge quella di IMA Italia Assistance che, operando con Gruppo Unipol, Intesa Sanpaolo Assicura e Peugeot-Citroen, si propone agli automobilisti per la messa in sicurezza di auto elettriche o ibride. Prima del soccorso stradale, ad esempio, è necessario sapere che non è possibile trainare una vettura elettrica alzando le ruote anteriori, perché potrebbero liberarsi corrente ad alta tensione. Inoltre, prima della messa in sicurezza, questi modelli devono scaricare la propria tensioni capacitativa. Per questi motivi, IMA ha provveduto ad avviare un corso interno alle proprie filiali per poter effettuare interventi sicuri.
Nonostante tutto, si va avanti verso un'organizzazione che contempla l'uso esteso di un'energia verde. Le società automobilistiche o che comunque operano nel campo delle quattro ruote, del resto, hanno recepito i dati incoraggianti che descrivono un mercato in crescita. Secondo l'UNRAE, infatti, dal 2002 al 2012 si è passati dall'immatricolazione di 153 auto ibride o elettriche a 7.660. Numeri ancora bassi per potere avere certezze sul futuro, ma chi il suo futuro se lo gioca qui, non può fare a meno di investire.